Sospeso tra il lago di Caldonazzo e le cime del Becco di Filadonna, l'altopiano della Vigolana si rivela come un vero e proprio tesoro nascosto. Tutta la zona compresa tra Vigolo Vattaro, Bosentino e Centa San Nicolò è una combinazione unica di paesaggi e ricchezze culturali, offrendo ai visitatori un'esperienza da vivere immersi in un territorio ancora autentico e tradizionale.
Le cose da vedere in Vigolana sono davvero molte. Ecco qui sotto le attrazioni principali che vi consigliamo di non perdere:
1) BECCO DI FILADONNA E BIVACCO VIGOLANA
È l'escursione più conosciuta. Con un dislivello di 1000 metri, partendo dalla frazione di Sindech, si raggiunge la croce di vetta, a mt 2150, del Becco di Filadonna, balcone panoramico unico che regala una vista su gran parte delle vette del Trentino e sul lago di Caldonazzo dall'alto.
Altra cosa da non perdere è ilBivacco Vigolana! Inaugurato nel 2016 a sostituzione del vecchio bivacco posato nel 1966, ha un'architettura moderna molto particolare, a tronco di piramide rovesciata. Pure da qui il panorama è mozzafiato e la vista si apre sull’Altopiano della Vigolana e sulla Marzola, la Valsugana sulla destra e la Val d’Adige con la città di Trento sulla sinistra.
Livello impegnativo
2) I 60 KM DELLA VIGOLANA E LA CASA NATALE DI SANTA PAOLINA
Gli amanti della natura e delle escursioni troveranno in Vigolana una vasta rete di sentieri ben segnalati. Dalle passeggiate panoramiche alle sfide più impegnative per i camminatori esperti, c'è qualcosa per tutti.
Tra i sentieri più popolari c'è il 60 km della Vigolana, un circuito che si sviluppa ad anello ed è la somma di una serie di percorsi più brevi che partono dai centri abitati.
In questa casa, il 16 dicembre 1865, nacque Amabile Visintainer, Santa Paolina del Cuore di Gesù Agonizzante. Emigrata in Brasile a dieci anni, si contraddistinse per la sua grande carità. Fondò la congregazione delle Piccole Suore dell'Immacolata Concezione, attualmente presente con case di assistenza per minori, malati e anziani in 16 stati brasiliani e in 12 Paesi nel mondo.
La casa, meta di pellegrinaggi anche dal Brasile, è visitabile facendo richiesta alle suore che risiedono poco distante.
3) PARCO FLUVIALE DEL TORRENTE CENTA E SENTIERO DELL'ANCINO
Da non perdere una passeggiata lungo il Torrente Centa dove si può seguire un percorso didattico che porta a conoscere le particolarità di un luogo poco conosciuto, ma molto bello dal punto di vista naturalistico e storico. Suggestiva la vista che si ha sulla cascata Valampach lungo il percorso e sui ruderi della segheria ad acqua e dell'antico mulino con forno del pane.
Dai ruderi del mulino parte il Sentiero dell'Ancino, un itinerario trekking che risale il versante della montagna giungendo fino a Lavarone, regalando splendide viste sulla Vigolana. Calcolate 3 ore a tratta!
4) SANTUARIO MADONNA DI FELES E CASTEL VIGOLO
A poca distanza dal paese di Bosentino, sulle pendici del Boschet, sorge la chiesetta della Madonna del Feles. Secondo un’antica tradizione locale, il santuario sorge nel luogo in cui, nel 1620, un pastorello muto avrebbe riacquistato l'uso della voce dopo l’apparizione della Madonna, che lasciò l’impronta della sua mano su una pietra. Sul posto fu eretto un capitello. Il santuario della Madonna del Feles, che ha nei pressi anche una “fonte miracolosa”, era fino a non molto tempo fa meta di un nutrito pellegrinaggio da parte dei fedeli.
Dal Santuario della Madonna del Feles potete raggiungere con una comoda camminata Castel Vigolo, un edificio recentemente ristrutturato (non aperto al pubblico), adornato da eleganti bifore e monofore del Cinquecento, mentre dell'antica cinta difensiva rimangono ancora la torricella quadrangolare e alcune cortine.
5) LA MARZOLA E I FORTI DELLA GRANDE GUERRA
Ed eccoci alla seconda montagna della Vigolana, la Marzola. La cima è da considerare uno dei punti panoramici più belli di tutto il Trentino grazie alla sua posizione centrale a cavallo fra la Valle dell’Adige, la Vigolana e la Valsugana. L’occhio spazia in un 360 gradi favoloso che comprende il Gruppo di Brenta ed i laghi di Levico e Caldonazzo. Si può partire da Vigolo Vattaro e completare un anello super panoramico.
A ricordo del periodo di dominazione austriaca, troviamo i due forti austroungarici che vigilano sulla strada che da Vigolo Vattaro scende a Trento e Mattarello. I forti di Brusafer e Fornas furono costruiti tra il 1878 ed il 1880 con lo scopo di difendere la città di Trento.
6) SOSTA IN RIFUGIO
Finiamo il nostro soggiorno con una pausa golosa. Durante le vostre camminate vi verrà di sicuro una gran fame. Non perdetevi l'occasione di fare una sosta in uno dei tanti rifugi o locali tipici della zona per degustare specialità locali come canederli, spaetzle, polenta e dolci tipici come, per esempio, torta al grano saraceno e strudel di mele. Il modo migliore per concludere in dolcezza una giornata tra le vette della Vigolana!
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