Grazie agli insegnamenti appresi da vari maestri, Gabriele Kipewa ha maturato esperienze personali passando attraverso i 4 elementi: Acqua, Fuoco, Terra e Aria. Elementi che ha vissuto in prima persone e sperimentato grazie a una serie di pratiche: dal paracadutismo al parapendio, fino al volo con aliante (Aria), la camminata sui carboni ardenti e capanna sudatoria dei nativi americani (Fuoco). Come maratoneta, dopo i cinquant’anni ha portato a termine quattro maratone. Da abruzzese di nascita forte è anche il legame con la montagna, oltre a scalare il Gran Sasso - il Piccolo Tibet d’Europa – Gabriele Kipewa ha scalato anche alcune vette importanti delle Alpi Marittime, tra cui il Monte Argentera (Terra). Tra le sue esperienze anche le immersioni subacquee e le tecniche legate alla meditazione del freddo che gli hanno permesso di affrontare il bagno invernale in laghi ghiacciati di montagna, non ultimo il Lago Titicaca a quota 3.900 m slm. (Acqua).
Gabriele Kipewa si è avvicinato alla meditazione del freddo grazie ad una forma di yoga tibetano, da qui è partito un suo percorso che lo ha portato a sviluppare un personale metodo di meditazione del freddo, conoscenze che non vuole tenere per sé, ma anche ci tiene a condividerle con gli altri. Non è un superuomo, ma solo una persona che attraverso la meditazione è in grado di compiere imprese che ad altri possono sembrare impossibili. Gabriele Kipewa nella vita quotidiana è un affermato pubblicitario e al tempo stesso un artista (pittore, sculture e poeta).
Ma come è arrivato Gabriele Kipewa ad Under Ice?
Ce lo racconta Enzo Polimeni, referente nazionale del settore subacquea di Opes Italia “Sono passati diversi anni da quando ho conosciuto Gabriele Di Costanzo “Kipewa”. Un giorno lontano ricevo una telefonata, che mi dice “voi organizzate le immersioni sotto i ghiacci, io insegno la meditazione del freddo, posso partecipare?”. Perché no!
Quando la mattina è sceso sul lago innevato e ghiacciato, arrivato con il suo poncho e costumino (zuccotto e occhiali) lungo il sentiero per arrivare sul punto dove sarebbe entrato in acqua. Camminava a piedi scalzi nell’acqua gelata, calava il silenzio delle persone sub e non sub, che erano lì, tutti a bocca aperta a seguire con estrema attenzione, cosa avrebbe fatto.