21.04.2019 - In estate questo è un paradiso per gli appassionati della mountain bike, del trekking e delle camminate in assoluto relax con la spettacolare cornice di paesaggi naturali incontaminati.
Questa è una grande “bike area” con oltre 400 chilometri di sentieri percorribili con la mountain bike. Nel periodo estivo ci sono tanti appuntamenti sportivi riservati agli appassionati delle “dueruote”. Ad esempio da 7 al 9 giugno prossimi è in programma “la 100 chilometri dei Forti” tre giorni di puro godimento in offroad.
Gli amanti del golf potranno praticare il loro sport preferito al Golf Club Folgaria, con 18 buche a 1200 metri d’altezza.
Intimo e rilassante il centro cittadino di Folgaria, luogo degli incontri e degli aperitivi. Pochi passi da percorrere perché qui è tutto vicino. Folgaria rende i visitatori felici. La bellezza è tutta intorno e lungo le vie. Qualche giorno di vacanza nel centro di Folgaria consentono di rilassarsi e riassaporare alcuni riti dimenticati come fare compere, scambiare due chiacchiere con la gente del paese o rimanere fermi e incantati davanti al panorama senza per forza dover fare qualcosa. Per chi non riesce a rimanere fermo, il Palaghiaccio è il luogo ideale dove proseguire il proprio allenamento.
Da sempre si dice che una buona colazione rende la giornata più interessante. A Folgaria la colazione è quasi un rito a cui non è mai possibile sottrarsi. Infatti ci sono alcune pasticcerie in grado di prendere letteralmente “per la gola”. Una di queste è la “Pasticceria Dalsass”.
Diventa naturale varcare la soglia della storica Pasticceria Dalsass situata nel centro di Folgaria al n. 61 di Via Emilio Colpi, la via principale. Concedersi una coccola per la vista e per il palato e degustare le delizie ben allineate nelle vetrine e assaggiare l’immancabile strudel. Una tentazione unica...un dolce più bello e buono dell'altro.
Lo strudel è un’arte per Jessica Dalsass che insieme al papà Giorgio e al fratello Paolo continuano quasi senza sosta l’attività del negozio, iniziata negli anni ‘60 come arte bianca dal nonno Tullio.
Solo la grande passione che anima Jessica consente di tenere aperto tutto l’anno, con orario continuato dalle 7 alle 20, riposando solo al mercoledì quando la pasticceria è chiusa per turno di riposo.
Il profumo che si sprigiona entrando in pasticceria la dice lunga sul livello dei prodotti esposti, per la cui preparazione sono state impiegate per lo più materie prime a chilometro zero, come le mele trentine, elementi essenziali per un prodotto di grande qualità.
Per la creazione di tutta la pasticceria i Dalsass usano il burro, possibilmente del territorio per rendere più fragrante il gusto.
Quando si parla di montagna il pensiero corre veloce al dolce che la rappresenta di più, lo strudel. Quello che viene preparato in questa pasticceria ha una pasta sottile ed un impasto delicato ricco di uvetta e noci. Secondo Jessica però il bello dello strudel è l’essere un dolce naturale e unico, dal momento che ognuno ha la sua ricetta.
Jessica è molto fiera anche della sua torta Linzer con una base di pasta frolla, preparata con mandorle tritate e aromatizzata con cannella e poi farcita con marmellata di lamponi.
Con il lievito madre, prepara brioches e i dolci da ricorrenza, panettoni e colombe, che lascia lievitare per tre giorni prima di infornarle. Solo così saranno soffici e morbidi.
Jessica è molto soddisfatta quando i suoi clienti richiedono il Giglio, un pasticcino molto particolare, una specialità originaria di Trento e oggi preparato da pochissimi pasticceri. E’ un cestino di pasta dolce farcita con crema alle nocciole. Chi lo ha assaggiato riferisce che è fantastico.
La pasticceria è un locale tradizionale e molto accogliente.
Salendo le scale a chiocciola si accede ad una sala raffinata con arredi un po’ retrò pieni di fascino, dove poter scambiare due chiacchiere tra amici o in famiglia, gustando la burrosa biscotteria e la profumata pralineria con della cioccolata calda e dell’ottima spremuta d’arancia.
La cortesia di Jessica va di pari passo alla dolcezza proposta, una sosta è dunque obbligatoria e gratificante.
Infine il suo buon gusto dimostra l'amore per il lavoro e ogni particolare è per accogliere al meglio ogni cliente.
Vietato ritornare dalla vacanza senza aver fatto il pieno, per sé e per chi ci aspetta a casa, dei tanti peccati di gola che la Pasticceria Dalsass prepara.
Elegante e gourmet La Stua del John
Concedersi un pranzo in una location intima e raffinata. Al John Caffè, locale che dal 1954 è nel centro cittadino della splendida Folgaria, dove si possono provare le dolcezza del maestro di fama internazionale e campione del mondo di pasticceria Luigi Biasetto, si è aggiunta La Stua del John. Un ristorante che è una novità ristorativa esclusiva e innovativa per la zona.
La Stua del John è un ristorante gourmet con la cucina affidata al pluripremiato chef veronese Andrea Mantovanelli. I piatti del menù sono un viaggio alla scoperta dell’Alpe Cimbra, dei suoi sapori e dei suoi prodotti tipici. Appena si entra si respira un’atmosfera elegante e l’accoglienza che si riceve dal direttore di sala Fabrizio Franzoi è cordiale. Un locale piccolo e accogliente con meno di trenta coperti. Solo le travi in legno del soffitto ricordano che si è in montagna.
La cucina è completamente a vista anche perché la preparazione delle pietanze si deve vedere. Lo chef Andrea Mantovanelli nella sua postazione trasparente, separata dai tavoli solo da un vetro, mostra tutta la sua capacità e i suoi abili movimenti creano quasi uno spettacolo per i clienti in attesa di assaggiare le prelibatezze ordinate.
Menù ricercato e cibo cucinato con fantasia e ben presentato nei piatti. Buono il connubio dello chef tra la cucina tradizionale trentina e la cucina mediterranea a base di carne e di pesce. Cucinare è un’arte.
Per del cibo raffinato ci vogliono degli ottimi abbinamenti con i vini. Meglio lasciarsi consigliare da Fabrizio Franzoi, che è anche sommelier, per non sbagliare.
In alcune serate il piano bar accompagna piacevolmente la cena (www.stuadeljohn.com).
Curiosando nei dintorni, alla ricerca del meglio dell’enogastronomia dell’Alpe Cimbra
In questa zona l’enogastronomia non delude mai. Tanti sono i prodotti di qualità che racchiudono i profumi dell’Alpe Cimbra a cominciare dal formaggio tipico di questo territorio il Vèzzena, DOP e presidio slow food.
Per i prodotti caseari merita una tappa il Caseificio degli Altipiani e del Vezzena a Lavarone (www.caseificiovezzena.it) con possibilità di visita guidata e degustazione.
Vicinissimo al caseificio, l’incantevole lago di Lavarone, uno specchio d’acqua alpino naturale che, d’estate, si anima con i suoi lidi e gli sport d’acqua. All’inverno diventa una lastra di ghiaccio dove molti praticano il pattinaggio. Nel periodo estivo oltre a concedersi rilassanti passeggiate sul lungolago è possibile anche fare tuffi nella sua acqua cristallina.
Merita un sosta anche il Maso Guez in località San Sebastiano, una frazione a pochi chilometri da Folgaria. Una azienda agricola a conduzione familiare creata e gestita da Andrea Incani con l’aiuto del papà Serafino e della mamma Morena e del fratello più piccolo Simone.
Tutto cominciò quasi per gioco nel 2014, quando a casa Incani giunsero Bruno e Friz, due capre di origine tibetana. Il nome dato al Maso Guez significa appunto capra nell’antica lingua cimbra. Da allora le capre sono diventate 50 e producono circa 100 litri di latte al giorno, curate se necessario, senza medicine, con i vecchi rimedi della nonna sarda di Serafino.
Sono tre le razze allevate: la lattifera capra Camosciata delle Alpi, l’autoctona e meravigliosa Bionda dell’Adamello e l’immancabile e simpatica capretta tibetana nana.
Ad esempio, ascoltando i suggerimenti della nonna, le galline ovaiole del Maso Guez, che sono un centinaio, nel periodo della lavorazione dei formaggi bevono il siero del latte di capra. In questo modo il guscio delle loro uova diventa più duro e ne migliora il gusto.
Andrea alleva varie razze di galline, in piena libertà, che depongono uova arcobaleno, cioè a guscio colorato con diverse sfumature che vanno dal rosa al marron cioccolato.
Oltre alle specialità caprine e alle uova fresche di giornata, al Maso è possibile fare un tuffo nel passato. La famiglia Incani fa rivivere ai bambini in visita alla fattoria, che diventa didattica, il fascino delle antiche tradizioni. Alto è il valore terapeutico del contatto con gli animali specialmente per bambini con disagi di vario genere.
Qui si può sperimentare anche il trekking con le simpatiche caprette libere al fianco che ci seguono, dalla stalla verso i boschi e i sentieri montani, per scoprire il territorio e “vivere la giornata” come dei veri pastori.
Il Maso è aperto tutto l’anno ed è sempre lieto di accogliere con gioia visite.
Il sogno di Andrea e della sua famiglia ha “messo le gambe” trasformandosi in realtà. Infatti di fronte al vecchio campanile del paese di San Sebastiano è nato il caseificio dell’azienda agricola Maso Guez dove si producono i formaggi caprini (www.masoguez.com).
Dove dormire: per godersi con calma una sosta di qualche giorno in Alpe Cimbra l’ideale è un soggiorno all’Hotel Eghel a Folgaria nella splendida piana di Costa a soli 800 metri dalla zona pedonale del centro di Folgaria. Una accogliente SPA con piscina esterna riscaldata e accessibile anche dall’interno, saune e bagno turco. Una Zona Beauty dove prenotare massaggi e trattamenti per viso e corpo.
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