23.09.2019 - Sull’Alpe Cimbra, in Trentino, nel silenzio di una cornice naturale di immensa bellezza, Lusérn è il villaggio dell’antica lingua ancora parlata dai sui abitanti, il cimbro, in cui il tempo si è fermato per regalare a chi la visita un’esperienza unica. Millenaria terra di confine, ha saputo conservare e tramandare le antiche tradizioni che fanno ancora parte del vissuto quotidiano e che vengono “gelosamente” protette.
Luserna, o Lusérn in cimbro, paesino di montagna a 1.333 metri, rappresenta ormai l’ultima isola dove la lingua cimbra, un antico bavarese, viene ancora correntemente parlata dal 90% della popolazione. Già dall’Età del Bronzo Lusérn risulta abitata. L’insediamento di popolazioni cimbre, però, ebbe luogo solo a partire dal 1200 con l’arrivo dalla Baviera e da alcune vallate tirolesi di coloni che iniziarono a dissodare il territorio e a formarvi alcuni masi sparsi.
La Casa museo “Haus von Prükk”, nel centro del paese, è un piccolo gioiello: è nata dal restauro conservativo di una antica abitazione che aveva mantenuto inalterate nel tempo le proprie caratteristiche di dimora contadina cimbra ottocentesca.
Per conoscere le radici di Lusérn è necessario visitare il Centro di Documentazione: un museo con sezioni dedicate alla storia e alle tradizioni, alla Grande Guerra, alla fauna, all’antica arte del Merletto e ai forni fusori dell’Età del Bronzo.
Lusérn ha sviluppato una sua particolare fisionomia turistica: durante tutto l’anno è il luogo ideale per un soggiorno all’insegna del relax, della completa immersione nella natura e nella cultura. La proposta dei suoi ristoranti, che ne costituisce un fiore all’occhiello, è frutto di un forte attaccamento alle antiche ricette e all’utilizzo dei prodotti dell’Alpe Cimbra. Interessante anche la proposta outdoor e bike con gli originali sentieri tematici e una affascinante ciclopedonale lungo la dorsale cimbra che da Lusérn arriva ad Asiago.
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