- Località di partenza: Spiazzo Alto, appena oltrepassato il bivio lungo la strada per Levico Terme
- Parcheggio: alla località di partenza (piccolissimo, gratuito)
- Mezzi utilizzati: ciaspole (in caso di poca neve, anche solo scarponi da montagna)
- Tempo medio: cinquanta minuti
- Difficoltà: facile
Escursione invernale: consultare sempre l’Ufficio Turistico per verificare le condizioni del manto nevoso, la fattibilità del percorso e l’equipaggiamento da utilizzare.
Dopo aver parcheggiato nella piccolissima area di sosta lungo la SP 133 che conduce verso Levico Terme, poco oltre il biotopo di Malga Laghetto, subito c’incamminiamo lungo la larga forestale che s’inoltra nel bosco: non è segnata la nostra meta, dovremo seguire per “cimitero astroungarico” ma, dal momento che la strada è una sola, è assolutamente impossibile sbagliare.
La via procede piano piano nel bosco, salendo molto dolcemente e non affaticandoci per nulla; dopo aver oltrepassato una bella parete di roccia sulla nostra destra, ecco un susseguirsi di piccole curve che, pian piano, ci fanno prendere un po’ di quota sino ad incontrare i primi sprazzi di neve.
Dopo circa mezz’oretta arriveremo al punto più alto della prima parte della passeggiata: ci sembrerà proprio di trovarci in cima ad una cunetta dalla quale, infatti, la mulattiera inizia a scendere; il bosco inizia via via a diradarsi, sino ad arrivare ad una radura: i bimbi potranno svagarsi giocando a scivolare lungo il dolce pendio o prendendosi a pallate e mamma mentre papà avranno modo di riposarsi un momento leggendo i cartelli che indicano diverse direzioni.
Ci troviamo infatti ad un bivio: dovremo seguire la forestale che, in leggera salita, entra nuovamente nel bosco verso “Lavarone percorso breve“; non trascorreranno più di cinque minuti che, nuovamente, incontreremo un ulteriore crocicchio: dovremo voltare verso destra, seguendo visivamente la via che, poco oltre, abbandona il bosco in favore di una deliziosa casetta… Qui la primavera sembra già essere arrivata: i primi crocus infatti si ergono dai prati regalando sfumature che già portano con la mente alle escursioni estive.
Ma se sotto ai nostri piedi i fiorellini inneggiano alla bella stagione, gli occhi invece notano ancora una massiccia presenza dell’inverno: ci troviamo infatti accanto alla pista da sci che, proprio dallo Chalet Tana Incantata (nostra meta) scende sino a valle. La Ski Area di Lavarone (all’interno della quale ci troviamo) offre ben 30 chilometri di piste sempre pronte grazie all’innevamento programmato: dalla frazione Bertoldi è possibile raggiungere addirittura il Passo Vezzena e la cima del monte Virgo Maria Perg per poi lanciarsi in adrenaliniche o semplici e rilassanti discese. Per i più piccini, sempre a Bertoldi è altresì presente Neveland, snowpark con tanti giochi e addirittura le pista per il tubing e per lo slittino.
Ma torniamo alla nostra passeggiata!
Dopo aver oltrepassato la graziosa costruzione, dovremo salire per qualche metro a fianco della pista da sci per poi (molto prudentemente) attraversarla: la via infatti continua al di là del tracciato, inerpicandosi fra gli alberi e consentendoci di raggiungere, dopo non più di cinque minuti, la nostra agognata meta. Chalet Tana Incantata è conquistato!
Chalet Tana Incantata (m. 1377) sorge proprio sulla cima del monte Tablat all’arrivo dell’omonima seggiovia ed è il punto di ristoro più importante di tutto il carosello sciistico; ottimi piatti tipici possono qui essere gustati sia a pranzo che a cena: nelle ore serali infatti può essere raggiunto con la motoslitta (previa prenotazione) oppure con il servizio jeep (in estate) per godersi, oltre alle locali specialità, anche l’emozione di una notte stellata in una cornice d’eccezione.
Tagliatelle coi funghi, tagliere di affettati, minestre e il tipico strudel: qui non manca proprio nulla! E quindi, prima di tornare indietro, sarà necessario ristorarsi a dovere, magari accomodandosi per la digestione su una delle sdraio messe a disposizione per un rigenerante bagno di sole. I bimbi potranno giocare tutt’intorno con la neve e divertirsi a costruire pupazzi o a far pallate… Non c’è limite alla fantasia!
E poi via, lungo la strada del ritorno, pronti ad ammirare tutti i particolari che all’andata ci siamo persi, facendo il pieno del profumo del bosco che certamente ci mancherà una volta tornati a casa.
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