È la “Ciaspomagna” che si è rivelata un successo. Ha chiuso le prenotazioni a 500 aderenti, quasi il doppio non ha potuto partecipare. Raccontare l’evento è raccontare ore divertenti in un panorama suggestivo.
Si parte da
Malga Millegrobbe nella terra degli ultimi
Cimbri rimasti, un sorso d’aperitivo uno sguardo alla luna calante, l’ascolto dell’ululato dei lui e poi via con cellulari accesi, frontalini che illuminano la via.
Si sale in silenzio verso le trincee si è toccati lievemente dalla brezza che, se l’ascolti bene, ti porta i patemi dei giovani soldati caduti quassù per difendere chissà cosa. La neve scricchiola sotto le ciaspole.
Si prosegue la marcia nella “
Tannebalt”: è un lungo serpentone, il fuoco acceso in punti sicuri indica la via.
La
Ciaspomagna Cimbra è l’alito del vento. Il frullare di un gufo, gli occhi luccicanti di una volta. Soprattutto è una kermesse enogastronomica lunga 6 km.
Ecco, c’è forte
Werk Lusérn che aspetta. Veniva chiamato il padreterno, issò la bandiera bianca in segno di resa durante la grande guerra, ma non venne conquistato mai. La storia qui la respiri mentre degusti con il pane caldo una zuppa di legumi.
Poi tappa a Malga Campo dal popolare “
Karpac” il Tscherlarman, il ragazzo che ha cambiato la storia. Piatto di canederli, musica soft, panorama da incorniciare con le stelle che bussano all’anima, si scende a Lusérn terra magnifica, suggestiva, struggente, all’
Agritur Galeno degustazione con un piatto tipico “
tonco del pontesel cimbro” e poi mano nella mano si passa per la località "
Sbànt” per rientrare a Malga Millegrobbe.
Serata addolcita a fine cispolata dai deliziosi dolci preparati dalla
Baita del Neff.
Torni a casa porti dentro di te mille immagini, la suggestione di un luogo, il racconto di mille storie. Magia dell’
Alpe Cimbra, in Trentino, ed un vento che non cessa di accarezzarti.
Tiziano Dalprà
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