20.11.2017 - TRENTO. Se il valore di una coincidenza dipende dal grado della sua improbabilità, come diceva Milan Kundera, il valore di quella che ci racconta Maria Luisa Clerico è maestoso. Maestoso come l'abete bianco che domenica scorsa, per il forte vento, è caduto dopo 264 anni che svettava sull'Alpe Cimbra.
"Ho letto che l'Avez del Prinzep si era spezzato - dice con stupore - poco dopo aver ritirato dalle stampe il mio ultimo libro dedicato proprio a lui e alla sua leggenda. Non ci volevo credere, ero incredula".
"Dopo così tanti anni che resiste alle intemperie, l'abete più alto, quello più antico, secolare addirittura, cade il giorno in cui prendo tra le mani la prima copia del libro che a lui e a tutti gli alberi ho voluto dedicare".
Infatti questa è la dedica de "L'Avez del Prinzep e l'incantesimo dei folletti del bosco": "Dedico questo libro agli alberi. Un albero è un respiro che rigenera l'anima di antica saggezza. Le loro radici affondano nelle profondità sconosciute e i loro rami raggiungono il cielo. Alberi e stelle: un dialogo fra silenziosi osservatori... vorrei scrivere tutti i loro segreti".
"Voglio credere che questo sia un segnale - dice - che abbia potuto morire proprio ora che sa che il suo testamento è scritto". Il libro, una fiaba che racconta la leggenda che gira attorno al maestoso albero, con principe e principessa, folletti rossi e blu e l'immancabile lieto fine, è illustrato da Roberto Zuliani e musicato (all'interno anche le note di una canzone) da Will Hawkshade.
L'opera, pubblicata con il contributo di Regione e Cassa Rurale degli Altipiani, sarà disponibile alla biglietteria del Cinema Modena e sul sito dell'autrice.