L’edizione 2021 dello storico Convegno di Lavarone si terrà dunque domenica 27 giugno on-line, “a distanza”, ma è stata pensata dai membri del Comitato Scientifico Simona Argentieri, Daniela Federici, Elisabetta Marchiori, Alberto Schön, Manuela Trinci e Geni Valle per mantenere una presenza vitale, seppur virtuale, con il pubblico che segue da anni questo evento, in attesa di incontrarsi di nuovo di persona tra le montagne di Lavarone.
Il titolo “Intermezzo” rimanda a quest’attesa: nel teatro, in musica, in letteratura, è un termine collegato al tempo, è l’intervallo tra un prima e un dopo, è la pausa tra un atto e l’altro, è il passaggio fra due testi, è il piatto di mezzo tra due portate. Insomma, è una parola che connette e separa, come molti dispositivi che usiamo oggi per comunicare.
Lo spirito del Convegno rimane quello di favorire il dialogo tra psicoanalisi e altri ambiti del sapere e dell’arte, dalla filosofia alle neuroscienze, dalla sociologia alla letteratura, dalla musica al cinema; non mancherà il tempo per un dialogo con il pubblico.
Dopo i saluti di Antonio Scaglia, Presidente del Centro Studi Gradiva, della Vicesindaca di Lavarone Adriana Fellin e del Presidente della Fondazione Museo storico del Trentino Giorgio Postal, la mattinata, coordinata da Alberto Schön e moderata da Manuela Trinci e Geni Valle, prevede le relazioni di due ospiti di grande spessore.
Vittorio Lingiardi, psichiatra e psicoanalista, è Ordinario di Psicologia dinamica all’Università La Sapienza di Roma e Presidente dell’Italian Chapter della Society for Psychotherapy Research (SPR-IAG), ha pubblicato molti libri e collabora con quotidiani e settimanali nazionali. Nella relazione “Il paesaggio è dentro di noi” invita a pensare al significato del paesaggio, che non è mai un semplice fatto percettivo geografico o estetico. È un luogo che cerchiamo nel mondo per dare forma e immagine a qualcosa che è già in noi, al tempo stesso una scoperta, un’invenzione, un ritrovamento.
Telmo Pievani, filosofo della biologia ed esperto di teoria dell’evoluzione, è Ordinario presso il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Padova, dove ricopre la prima cattedra italiana di Filosofia delle Scienze Biologiche e titolare degli insegnamenti di Bioetica e di Divulgazione naturalistica. È autore di numerose pubblicazioni nazionali e internazionali nel campo della filosofia della scienza. Nel suo contributo “L’impronta dell’inutilità – breve storia dell’imperfezione”, illustra come noi esseri umani siamo il risultato di una serie di imperfezioni che nel corso dell’evoluzione hanno avuto successo. Un destino che ci inserisce nel più ampio contesto della storia naturale, a partire da quella infinitesima deviazione nel vuoto quantistico primordiale da cui è nato l’universo.
Dopo le conclusioni di Daniela Federici, è in programma la premiazione dei vincitori del Premio Gradiva 2020 e 2021, che riconosce l’opera di un autore che abbia approfondito i rapporti tra la psicoanalisi e vari ambiti del sapere e dell’arte. La Giuria, composta dai membri del Comitato Scientifico, lo ha attribuito per l’Edizione 2020 a Nadia Fina e Gabriella Mariotti per “Il disagio dell’inciviltà. La psicoanalisi di fronte ai nuovi scenari sociali” (Mimesis) e ha conferito una menzione speciale a Stefano Bolognini per “Flussi vitali fra Sé e non-Sé. L’interpsichico” (Raffaello Cortina Editore); per l’Edizione 2021 ha vinto Giuseppe Civitarese con “L’ora della nascita – Psicoanalisi del sublime e arte contemporanea” (Jaca Book), mentre la menzione speciale va a Claudio Widmann con “La Divina Commedia come percorso di vita” (Magi Edizioni).
Nel pomeriggio viene presentato il libro “Federico Fellini: la vita è sogno, il sogno è vita” (Pendragon, 2020). Simona Argentieri ne discute con i curatori Angelo Battistini, Cinzia Carnevali, Gabriella Vandi e con Alberto Spadoni e Simona Lucantoni.
La giornata si conclude con “Cinema e tempo: tra elaborazione e percezione”, uno spazio durante il quale, con l’ausilio di frammenti tratti da film di Agnès Varda, Elisabetta Marchiori conversa con un altro ospite importante, Denis Brotto, Professore Associato presso l’Università degli Studi di Padova dove insegna Cinema e Nuove Tecnologie ed è Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Strategie di Comunicazione. All’attività di ricerca teorica, che ha dato vita a diverse pubblicazioni, Brotto accompagna la creazione di documentari e video installazioni.
L'iniziativa si avvale della collaborazione del Comune di Lavarone, della Biblioteca "Sigmund Freud" di Lavarone, della Fondazione Museo storico del Trentino, dell’Azienda per il Turismo Folgaria Lavarone Luserna e dei contributi della Provincia autonoma di Trento, della Regione Autonoma Trentino Alto-Adige/Südtirol e Cassa Rurale Vallagarina. Ha il patrocinio della Società Psicoanalitica Italiana.
La partecipazione è gratuita e aperta a tutti, previa iscrizione a lavarone@biblio.tn.it.
Agli iscritti verrà inviato il link di partecipazione al convegno.
MAGGIORI INFO:
Comitato Organizzativo lavarone@biblio.tn.it
Pagina FB “Le frontiere della Psicoanalisi”
www.alpecimbra.it