Dal Trentino al mondo. Identità culturale e turismo delle radici 2.0
Dall'Altipiano della Vigolana al Brasile
Cosa lega e unisce l’altopiano della Vigolana al Brasile? Una bambina di 10 anni nata a Vigolo Vattaro ed emigrata nel 1875 nel sud del Brasile con la sua famiglia assieme ad altri 18 gruppi di Vigolo Vattaro. Negli anni e crescendo, Amabile Visintainer, poi suor Paolina, fondò la Congregazione delle Piccole Suore dell’Immacolata Concezione adoperandosi per la cura degli ammalati e per l’istruzione dei figli degli emigrati e degli ex schiavi, condannati altrimenti all’analfabetismo. Fece così tanto, e così tanto bene, che suor Paolina fu proclamata santa, la prima in Trentino e in Brasile, da Giovanni Paolo II nel 2002. La sua storia, la storia di Amabile Visintainer, si intreccia con quella di oltre 34 mila tirolesi trentini dell’epoca emigrati nel sud dell’America, quasi il 9% della popolazione attuale della Provincia Autonoma di Trento.
Oggi in Sud America ci sono oltre 2 milioni di discendenti tirolesi trentini. In Trentino ogni anno soggiornano o transitano almeno 5 mila brasiliani. I luoghi natali di Santa Paolina, sull’Altopiano della Vigolana, sono meta di pellegrinaggi e le Piccole Suore presenti registrano centinaia di visite l’anno di brasiliani. Dopo 150 anni, cosa è rimasto di quella identità trentina? Nelle inevitabili trasformazioni del tempo quanto pesano le radici della cultura di origine? Perché attrae così tanto il Turismo delle Radici?
Di questo e molto altro si è parlato nel corso dell’incontro “Dal Trentino al mondo. Identità culturale e turismo delle radici” che si è tenuto a Vigolo Vattaro, con la presentazione del libro “Rio dos Cedros. Nella nostra mente. L'identità degli emigrati Trentini-Taliani, la nostra identità” (edito dal Museo Etnografico San Michele) scritto da Renzo Maria Grosselli, storico dell’emigrazione italiana, poeta, scrittore e giornalista e Andrey J. Taffner Fraga, trentino brasiliano, avvocato, scrittore.
Cosi Renzo Maria Grosselli: “Ho scritto altri libri sul Brasile, ma questo in particolare è dedicato all’identità culturale di zone con profonde radici trentine. Rio Dos Cedros è uno dei tre municipi a maggioranza trentina di Santa Catarina, stato federale del Brasile che conta oltre sei milioni di abitanti. Qui abbiamo raccolto 35 interviste, coinvolgendo 53 testimonianze anche di tedeschi, polacchi, brasiliani, portoghesi, indio. Abbiamo sentito anche una polacca che parlava trentino. Gli abitanti di questa città hanno per il 27% un cognome trentino. Ebbene cosa è rimasto della cultura trentina? Per quanto il tempo non renda immutabile nulla e sappiamo bene come identità e cultura siano sempre in cambiamento, c’è la magia di una lingua antica rimasta dopo 150, il talian e alla domanda “Tu sei italiano o brasiliano?”, la maggioranza ha risposto: “Mi son talian”, che vuol dire appartenere a questa comunità trentina antica, di lontana origine italiana”.
Andrey J. Taffner Fraga in collegamento dal Brasile ha ricordato le sue origini trentine, la sua famiglia infatti appartiene proprio a quel gruppo di pionieri che nel lontano 1876 arrivarono a Rio dos Cedros. “Il libro – ha spiegato Taffner Fraga - fa un inventario della cultura trentina ancora presente in città e analizza l'evoluzione e le trasformazioni di questa cultura nel corso degli anni in mezzo alla realtà brasiliana. Il risultato rimane sorprendente, dopo 140 anni dall'inizio della colonizzazione: il dialetto è ancora parlato dalle famiglie, i canti tradizionali sono ancora conosciuti, la maggior parte dei cognomi sono di origine trentina, le comunità hanno ancora nomi che si riferiscono a località trentine, la cucina ha ancora quella miscela tipica del Trentino come la polenta con crauti”.
A partecipare all’incontro anche: il sindaco di Vigolo Vattaro Paolo Zanlucchi; la vicesindaca Michela Pacchielat; la direttrice APT Alpe Cimbra, Daniela Vecchiato; il direttore del Museo Etnografico San Michele (casa editrice del libro) Armando Tomasi; la scrittrice trentino brasiliana Ivette Marli Boso. La serata è stata un viaggio di andata e ritorno dal Trentino al Brasile, dal passato al presente, ma con sguardo rivolto al futuro.
Ivette Marli Boso si è soffermata sul periodo storico del tempo, sull’utilizzo del dialetto e della lingua come espressione più immediata di identità e di come il concetto di lingua e di identità non siano statici ma al contrario dinamici e fluidi. “Il taliàn parlato nelle ex colonie d’immigrazione in Brasile è un mix di conservatorismo, innovazione, influenze a doppio senso – ha detto la studiosa – Oggi assistiamo da un lato alla perdita del dialetto e dall’altro al riscatto dell’identità dei giorni attuali e al processo di rivalorizzazione dell’essere discendente trentino/italiano”.
Paolo Zanlucchi, sindaco di Vigolo Vattaro ha messo in evidenza ciò che lega oggi, come allora, l’’Altopiano della Vigolana a un Brasile solo apparentemente distante: “Un legame che passa sia dalle radici storiche di un popolo trentino emigrato, ma anche da un profondo legame religioso con Santa Paolina, patrona degli emigrati trentini che continua e si alimenta, crescendo, ancora oggi. Come Comune ci stiamo impegnando nella promozione dei rapporti tra Trentino e Brasile e su questo abbiamo diversi progetti”.
A parlare del recente viaggio in Brasile del Comune dell’Altopiano della Vigolana e dell’Apt Alpe Cimbra è stata la vicesindaca Michela Pacchielat: “Nelle scorse settimane abbiamo incontrato autorità e associazioni locali di Rodejo, Rio dos Cedros e Nova Trento, sede del Santuario di Santa Paolina e tutti hanno dimostrato un grande interesse per progettare una collaborazione reciproca su progetti di promozione della figura di Santa Paolina in Trentino e in Italia. Il Comune di Nova Trento, dove sorge il santuario dedicato alla Santa, ogni anno accoglie oltre un milione di pellegrini”.
Daniela Vecchiato, direttrice APT Alpe Cimbra ha quindi evidenziato l’importanza del “Turismo delle Radici” per incentivare i visitatori “di ritorno”, stimolare e potenziare i collegamenti con il Brasile e con le città brasiliane trentine. “Il Turismo delle Radici è una nicchia di mercato ad elevato potenziale di crescita. Abbiamo visto come in Brasile si stiano movendo importanti iniziative, con la disponibilità a condividere progetti sinergici di promozione e narrazione. Anche attraverso il prodotto Turismo delle Radici possiamo far conoscere la storia comune, la realtà e l’identità dei brasiliani e non solo di origini trentine”.
Durante la serata sono stati ricordati i tanti abitanti della Vigolana emigrati a Rodejo e tra i fondatori città: Bridi, Pietro (de Vigolo Vattaro), Fachini, Felice (de Vigolo Vattaro), Franzoi, Bortolo (de Vigolo Vattaro), Furlani, Giacomo (de Vigolo Vattaro), Moratelli, Giacomo (de Vigolo Vattaro), Tamanini, Nicollo (de Vigolo Vattaro), Carlo Dallarosa, Domenico Piazzera, Giov. Batt. Bortolini, Nicolò Moratelli (de Vigolo Vattaro), Pietro Tamanini (de Vigolo Vattaro), Maria Simoni (de Vigolo Vattaro), Giovanni Bianchini (de Vigolo Vattaro), Angelo Piazzera di Domenico (de Vigolo Vattaro), Francesco Pradi (de Vattaro), Sadler Fiorenzo (de Centa).
Cosi come i tanti abitanti della Vigolana emigrati a Rio dos Cedros e tra i fondatori città: Bortolini, Antonio (de Centa), Bortolini, Emmanoele (de Centa), Bortolini, Giovanni Battista (de Centa), Campregher, Andrea (de Centa), Furlani, Bortolo (de Vigolo Vattaro), Piazzera, Domenico (de VigoloVattaro), Pradi, Antonio (de Centa), Sadler, Fiorenzo (de Centa), Sadler, Giorgio (de Centa), Sadler, Guglielmo (de Centa), Tecila, Nicolò (de Centa), Dallabrida, Domenico (de Vigolo Vattaro), Fachini, Giovanni(de Vigolo Vattaro), Furlani, Domenico (de Vigolo Vattaro), Pradi, Francesco (de Vattaro), Tamanini,Geremia (de Vigolo Vattaro), Tamanini, Pietro (de Vigolo Vattaro), Furlani, Luigi (de Vigolo Vattaro), Tamanini, Domenico (de Vigolo Vattaro).
Il prossimo incontro “Identità ed aspettative del turista delle radici Alla ricerca delle origini” si svolgerà sabato 1° luglio alle ore 20.30 a Vattaro (Teatro Comunale, Via Dante Alighieri 8) con: il giornalista storico e scrittore Renzo Maria Grosselli; Sabrina Talarico, direttrice de “Il viaggiatore magazine”, presidente di Gist-Gruppo italiano stampa turistica, e le preziose testimonianze dei trentini brasiliani Christian Eduardo Gretter e Franciane Menestrina, partecipanti agli Interscambi PAT.
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