- Località di partenza: San Sebastiano (partenza dal parco giochi)
- Località di arrivo: Nosellari (campo sportivo)
- Parcheggio: alla località di partenza, gratuito
- Mezzi utilizzati: passeggino da trekking o zaino (meglio, soprattutto per l’ultimo tratto)
- Tempo medio: 5 ore, con soste di degustazione
- Difficoltà: facile
- Lunghezza: circa 10 km (percorso completo), circa 8.5 km (percorso breve)
- Dislivello: salita 184 metri – discesa 448 metri
- Tipologia di percorso: per lo più sterrato battuto in mezzo ai prati e nel bosco alternato a strade asfaltate all’interno dei paesi attraversati. Pochissime salite leggere, molti tratti in piano e in discesa.
Lungo il Sentiero dell’Acqua, tra antichi mulini e segherie, attraverso i borghi di San Sebastiano, Tezzeli, Cueli, Carbonare e Nosellari, la passeggiata è adatta a tutta la famiglia (anche ai cani) ed è completamente immersa nella natura. Noi l’abbiamo percorsa con il passeggino da trekking senza nessun problema, tranne nell’ultimo tratto da Carbonare a Nosellari dove il sentiero è un pochino più sconnesso.
Le esperienze e le persone sono quelle vere, non figuranti ma veri abitanti dei villaggi che mostrano la loro storia, gli oggetti del passato e le professioni che hanno svolto. Racconti di vita vissuta, da chi lava i panni nella fontana a chi scolpisce il legno, da chi taglia l’erba con i vecchi strumenti a chi narra leggende e aneddoti.
Degustando l’Oltresommo (Passo Sommo è il valico che collega Folgaria al territorio di Lavarone) si tiene ogni anno a metà luglio e il tempo di percorrenza varia molto a seconda della durata delle pause che si fanno lungo i punti goderecci previsti. La partenza dell’itinerario è a San Sebastiano, dove crostate e torte caserecce, accompagnate da un ottimo succo di mela, regalano una colazione speciale prima dell’avvio dell’itinerario che si snoda inizialmente tra i verdi prati in discesa, diretti verso la prima postazione di Maso Guez, ove le simpatiche caprette e gli organizzatori attendono gli oltre 1000 partecipanti con un ottimo yogurt con frutti di bosco o miele.
Si prosegue poi in costa, sempre attraverso lussureggianti prati alternati a tratti nel bosco, in un tratto abbastanza pianeggiante seguito poi da un leggero strappo che porta ad attraversare la strada asfaltata e superare la frazione di Tezzeli. Oltrepassata la segheria restaurata dei “Mein”, si giunge a Telder dove un grande gazebo rifocilla i partecipanti con speck e il tipico formaggio Vezzena, accompagnati da un fresco prosecco che ridà energia per proseguire il tour.
Si apre la radura; il fondo è sempre sterrato e, dopo una curva in piano e un allungo, si arriva allo spiazzo di Bait del Laimer a Orbat, dove un numero imprecisato di fresche fette di anguria arriva proprio al momento giusto, in una calda e soleggiata mattinata. Si riparte quindi per ampi prati in discesa fino all’arrivo a Cueli, dove è possibile visitare il Mulino “Cuel”, appena restaurato e rimesso in funzione dopo 60 anni.
Qui un nutrito numero di partecipanti si accalca alla postazione dove viene servito pane nero con carne salada e Vezzena stagionato, unitamente ad un bel bicchiere di vino, per cui decidiamo di saltare la fila e continuare il nostro cammino. Eccoci quindi sul Sentiero dell’Acqua, il paradiso per la nostra Mia che, da buon labrador, si ritrova a saltellare dal sentiero al torrente Astico felice come una bimba in un parco giochi! Il percorso tematico dedicato all’acqua e al suo utilizzo nel tempo nell’economia rurale della montagna, prosegue così in uno scenario da folletti del bosco e un clima piacevolissimo.
Il ponte dei Leoni è meta di foto (e ne vale davvero la pena), oltre che di relax, prima della simpatica tappa alla postazione del Ribes Rosso, assaporato con la dolce melodia dell’arpa in sottofondo. Sosta utile per riprendere le forze ma anche per ascoltare una musica celestiale in un anfiteatro naturale davvero unico.
Si arriva in fretta anche a Carbonare, dove si sale dietro la chiesa per poi tenere la destra e arrivare al parco giochi del paese, dove la tappa gastronomica prevede orzetto alla trentina accompagnato dall’assaggio delle birre artigianali (buonissime). Qui la gente è già assembrata sotto al tendone e sulle panchine di legno, dove gli organizzatori sono veloci e precisi nel servizio per accontentare i numerosi partecipanti.
Facoltativo invece è il passaggio a Prà di Sopra per l’aperitivo e, visto che il meteo prevedeva pioggia nel pomeriggio ed essendo ormai quasi le 14, optiamo per dirigerci direttamente a Nosellari. Questo è certamente il tratto più complicato da fare in passeggino a causa radici nel bosco e sassi all’imbocco del percorso da Carbonare. Con un po’ di buona volontà però (e qualche sollevamento) si può superare!
All’arrivo a Nosellari il colpo d’occhio sui partecipanti è notevole… E pensare che ne siamo lasciati alle spalle tantissimi! È il momento di godere dell’ultimo piatto montanaro e di un gelato che suggella un evento, giunto alla quarta edizione, che sarà sicuramente da ripetere e che consigliamo a tutti per una bella giornata in montagna, tra storia e sapori.
L’organizzazione è impeccabile e i bus navetta (rigorosamente dog friendly) sono sempre pronti a riportare gli ospiti alla partenza di San Sebastiano, dove felici e soddisfatti troviamo il tempo per un acquisto di formaggi di capra locali (con laboratorio di lavorazione in bella vista) che rendono piacevole il nostro rientro.
Informazioni utili:
Quanto costa? Sul sito di Alpe Cimbra – Azienda per il Turismo di Folgaria – Lavarone – Luserna si può trovare il programma completo di Degustando l’Oltresommo con anche i relativi costi
By BabyTrekking.it in montagna con zaino e passeggino