Alpe Cimbra Homepage.Blog.Escursione Ad Anello Respiro Degli Alberi - Monte Cimone - Drago Di Vaia - Lavarone
Escursione Ad Anello Respiro Degli Alberi - Monte Cimone - Drago Di Vaia - Lavarone
"montagnadiviaggi.it" - 22 ottobre 2022
Una delle escursioni più suggestive per ammirare il foliage in Trentino in autunno è il giro ad anello che collega il Sentiero Respiro degli Alberi al Monte Cimone e Drago di Vaia sull'Alpe Cimbra. Un'escursione di medio livello di 14 km, 5 ore di cammino e 560 metri di dislivello, creata un po' a fantasia da me, che si snoda tra i sentieri nei dintorni di Lavarone. Un breve tratto lungo la salita al Monte Cimone è stretto e non adatto a chi soffre di vertigini, quindi, chi cerca passeggiate facili, consiglio di percorrere solo il Sentiero Respiro degli Alberi.
Ma vediamo le cose con ordine. Punto di partenza di questa escursione è la frazione di Lanzino vicino al lago di Lavarone. Qui lascio la macchina nel piccolo parcheggio all'ingresso del paese. Dal parcheggio seguo le indicazioni per il Sentiero Respiro degli Alberi, attraverso il piccolo abitato e, dopo le case, svolto a sinistra prendendo un sentiero che si unisce alla partenza vera e propria del Respiro degli Alberi. In questo punto è presente la cartellonistica che spiega la filosofia di questo percorso tematico, a carattere permanente, di arte contemporanea nel bosco. L’elemento conduttore delle singole opere è l’albero quale elemento di vita.
RESPIRO DEGLI ALBERI Il sentiero si snoda semi pianeggiante nel bosco ed è adatto a tutti. In questo periodo i faggi sono al massimo della loro bellezza per il foliage autunnale e devo ammettere di essere stato davvero fortunato con il meteo oggi (ogni tanto ci vuole 😂).
Dopo circa 2,5 km, tra sculture di legno e colori dorati, arrivo al primo punto belvedere che regala una vista imbattibile sul lago di Caldonazzo! In questo punto finisce il Sentiero Respirto degli Alberi e inizia il tragitto che condurrà in cima al Monte Cimone. NB. Per chi cercava la passeggiata, consiglio di tornare lungo lo stesso percorso dell'andata. All'inizio il sentiero è bello largo, poi si restringe e attraversa un breve tratto franato dove il tracciato, sebbene ben presente e sicuro, può dare problemi a chi soffre di vertigini.
MONTE CIMONE Alla prima segnaletica seguo le indicazioni per il Monte Cimone su sentiero 222. Dopo pochi minuti, all'altezza di questo punto non segnalato (ci sono i segni sugli alberi ma sono poco visibili) svolto a sinistra e salgo ripidamente nel bosco fino a raggiungere una stradina forestale. Qui vado a destra e raggiungo più avanti altri cartelli che invitano a svoltare a sinistra per il Monte Cimone. Lascio quindi la stradina e mi immergo di nuovo nel bosco tra i colori del foliage fino alla cima dal Monte Cimone mt 1565. La vista sulla Valsugana è davvero stupenda! Nei pressi della croce di vetta è presente anche un tavolo con panche dove si può consumare il pranzo al sacco! Fatte le foto di rito proseguo la mia escursione seguendo le indicazioni per Baita Belem, Bertoldi Lavarone.
BELVEDERE Inizio a scendere nel bosco e, ad un certo punto, arrivo ad un altro punto belvedere che regala una vista bellissima sui laghi della Valsugana e le vette della Panarotta, Pergine Valsugana e Valle dei Mocheni. Continuo sempre sullo stesso sentiero e raggiungo la località di Hinderoch. Qui vi consiglio di fare la breve deviazione di 5 minuti (segnaletica) che conduce al belvedere più bello. Guardate che spettacolo! Davanti ai miei occhi il lago di Caldonazzo, il lago di Levico Terme e, sullo sfondo, il Monte Bondone, la Paganella e le Dolomiti di Brenta! Ovviamente foto a manetta e ritorno al punto di prima immerso in un foliage da sogno.
BAITA BELEM Ora bisogna seguire le indicazioni per Baita Belem. Su sentiero raggiungo in discesa una strada forestale, svolto a destra, passo per questa suggestiva baita e continuo sempre a scendere fino a trovare le indicazioni per Slaghenaufi e cimitero di guerra. Consiglio di abbandonare il sentiero e fare un visita al cimitero di guerra di Slaghenaufi (circa 10 minuti), un luogo molto suggestivo, carico di storia e di silenzi, dove sono sepolti oltre 750 soldati austro ungarici nel luogo in cui, durante la prima guerra mondiale, si trovava l'ospedale militare austroungarico. Ritorno di nuovo al punto di prima e cammino ora in direzione della baita Tana Incantata.
DRAGO DI VAIA Una volta nei pressi della baita, vado sempre dritto e seguo le indicazioni per il Drago di Vaia, una bellissima scultura costruita con gli alberi abbattuti dalla tempesta Vaia che tutti ormai conoscono. Siamo quasi alla fine della nostra escursione. Per un breve tratto seguo il percorso dell'andata, seguo poi le indicazioni per Gionghi e, poco prima del monumento a Fritz Jung, svolto a destra per la località Bertoldi. Una volta raggiunte le case del paese, continuo sulla strada asfaltata tenendo la destra e mi immetto nel Sentiero delle Sorgenti (indicazioni). Seguo poi a sinsitra la segnaletica per Lanzino, rientro di nuovo nel bosco all'altezza di Stengheli, raggiungo la strada provinciale e riprendo poco più avanti il sentiero sulla destra, fino a raggiungere il tracciato di questa mattina in direzione Respiro degli Alberi. Finisce dopo circa 5 ore questa bellissima camminata immersi nel foliage più bello del Trentino, tra faggi, panorami incantati e draghi.
E' un po' difficile da spiegare questa escursione, ma nella traccia che vi lascio a fine post capirete che è facile da seguire. Inoltre, la segnaletica è sempre presente! Consiglio quindi di avere nel cellulare una buona applicazione outdoor oppure una carta dettagliata dei sentieri della zona!
di Andrea Pizzato
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