Il sentiero dell’Immaginario a Lusérn: un trekking tra fiabe e leggende “Nå in tritt von Sambinélo”

“I canti popolari, le fiabe, le leggende... sono sotto un certo aspetto il risultato delle credenze di un popolo, della sua sensibilità, delle sue facoltà, del suo sforzo; si crede perché non si sa; si sogna perché non si vede; ci si agita con la propria anima, intera, semplice e non ancora sviluppata.”
[J. G. Herder]
 
Il sentiero dell’Immaginario è un bellissimo ed emozionante percorso tematico in Trentino, una piacevole escursione a Lusérn sull’Alpe Cimbra, alla scoperta dei racconti e delle leggende cimbre.

Sculture nel legno e pannelli illustrativi dislocati lungo il percorso raccontano i personaggi che popolano la tradizione locale tra angoli di natura, boschi, pascoli e panorami sulla Val d'Astico.

I racconti cimbri sono espressione delle credenze del passato e la numerosità di questi racconti sono dimostrazione del forte attaccamento dei cimbri alla loro terra e del loro rapporto simbiotico con la natura e l’ambiente in cui vivono.

A Lusèrn gli anfratti nella roccia, gli specchi d’acqua, i vastissimi alpeggi si ritrovano nelle credenze passate ed è cosi che sul pendio che domina la Val d’Astico – proprio all’inizio del sentiero dell’Iimmaginario-, kan üaschan, nella caverna dell’Ursola, trova dimora la Frau Pèrtega, la donna che custodisce all'interno di botti colme d’acqua i bambini che ancora devono nascere.

Alla Frau si rivolge la comare – la levatrice- quando i genitori desiderano un bambino (sapendo di dover pagare un prezzo e molto più alto se sarà un maschietto e bello, a voler significare che crescere un bimbo comporta un grande impegno). Quando lava e risciacqua questi tini provoca acquazzoni e temporali.

Ancora oggi quando si odono rumori nella grotta significa che nascerà un bambino (risciacquando la botte che aveva ospitato un nascituro, la urta involontariamente contro le rocce, provocando questo suono). E con il racconto della Frau Pèrtega inizia la leggenda che trova narrazione lungo tutto il sentiero tematico.

Un altro personaggio a cui si ispira il sentiero, e a cui si deve la traduzione in cimbro del nome del sentiero, è il Sambinèlo, una creatura dei boschi che si caratterizza per la leggerezza del passo e la velocità con cui si sposta sul terreno. Spesso non lo si vede e si identifica solamente con un guizzo di luce. È una creatura dispettosa, varie sono le storie che raccontano i malanni che ha causato agli abitanti dei paesi di montagna. La sua predilezione è quella di lasciare delle tracce, come di impronte di piccoli piedi. Guai a chi comincia a seguirle lasciando il sentiero conosciuto: sarà destinato a perdersi nel bosco!

E quindi spetta a te gentile ospite che hai scelto di percorrere il sentiero e ai tuoi bambini scrivere la lettera ad un lupo affinché lui custodisca il tuo segreto, a te credere o guardare le magiche figure, tornare bambino guardare meravigliato un sentiero animato…e non abbiate paura è così che deve andare. È un viaggio magico dove tutto può succedere… proprio come accade nelle favole.

Il percorso è percorribile con passeggini da trekking e per alcuni passaggi è preferibile essere in due adulti per sollevarlo.

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