11.12.2019 - Vince per un solo centesimo la campionessa del mondo junior in slalom, Meta Hrovat, che precede le connazionali, Ana Bucik e Tina Robnik, quest'ultima vincitrice il giorno prima.
Tra gli junior è la svizzera Lara Baumann a salire sul gradino più alto del podio, seconda l'italiana Veronika Calati e terza la slovena Neja Dvornik.
Nella categoria aspiranti Alissa Guarinoni si mette al collo l'oro, argento per Annette Belfrond, bronzo per Sophie Mathiou. Decima, in questa categoria, la trentina Beatrice Sola, partita con il penultimo numero il 108, per lei un ottima gara che fa intravvedere un sole profondo all'orizzonte.
Escono anzitempo Jennifer Paissan, Giorgia Felicetti e Giulia Peterlini. Il vento spira freddo e sicuro da nord-est, solleva polvere di neve, la pista, la mitica Salizzona è adagiata tra i larici, protegge le atlete che scendono. Non ci sono scuse, per vincere e fare un buon risultato bisogna buttare il cuore oltre l'ostacolo, come sempre d'altronde. Si parte ai 1650 metri, per scendere attraverso un drop di 300 metri, la Salizzona incute timore, va osservata, presa con delicatezza, un errore all'inizio può essere fatale.
Le ragazze slovene, tutte e tre gareggiano con ottimi risultati in coppa del mondo, non sentono la pressione, per loro la gara è un insieme di piccoli ed esili frammenti. Pista dei campioni, questa settimana arriveranno ad allenarsi Tommy Ford, recente vincitore dell'ultimo SuperG di coppa del mondo con lui Ted Ligety che sembra aver ritrovato lo smalto dei tempi migliori. C'è attesa, anche, per regina dello sci alpino, Mikaela Shiffrin, l'Alpe Cimbra è tutto questo, sport inteso come fraseggio armonico tra natura ed atleta.
Ci sono poi da immortalare i mille volti e sguardi dei giovani che cercano di emulare i grandi campioni. Meta Hrovat (terza il giorno precedente) cerca nei tracciati angolati disegnati dai tecnici azzurri, Pavoni (1'manche) e Facchinelli (2°manche) di interpretare il gigante nel migliore dei modi, fa la differenza nel muro finale dove pennella alcune porte alla Messi. La prima delle azzurre è Luisa Bertani che si colloca in sesta posizione, sorseggiano del buon tè cimbro anche Veronika Calati e Michela Azzola rispettivamente 7° e 8°. Francesca Fanti, trentina di adozione, sta ritrovando la forma e si piazza in 27° recuperando due posizioni nella seconda prova. La supremazia delle atlete slovene è netta, non solo fanno la differenza a livello tecnico ma imprimono alla gara una virata a 360' dimostrando che lo sci non è un concetto solo matematico ma è anche fantasia e spensieratezza.
Un po' di delusione c'è per Giulia Peterlini, (sorella di Martina) in allenamento la roveretana riesce a fare delle cose eccellenti, è armoniosa, fluida, corre libera come un fringuello oltre il confine, poi in gara perde parte dello smalto e trova difficoltà nell'affrontare o capire determinate situazioni. Sicuramente tra qualche gara vedremo la vera Giulia appena saprà liberarsi di un fardello che tale non è.
Organizzazione della due giorni di gare Fis affidata al collaudato staff dello Ski Team Alpe Cimbra, del presidente Francesco D Villa, con Ruggero Lepre Carbonari ad indicare la luna. Pista alla “jeager” preparata dagli addetti della FolgariaSki, la bellezza abita quassù tra montagne dolci dove lo sci è vivere un momento di libertà e possiamo dire di armonia e pace.
Complimenti a tutti i volontari. Presenti anche i campioni Angelo Weiss e Chiara Costazza, un esempio per i giovani. La poesia abita quassù e si riflette nei cristalli di neve.
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