La Contesa della Pult alla quarta edizione

La polenta non è solo buona e nutriente. Di più, a lei dobbiamo la nostra sopravvivenza quando, importata dall'America all'inizio del XVI secolo ha sconfitto la carestia. Parola di Mario Mato della Frazione Piccoli di Lavarone che a turisti ed esperti ha illustrato le qualità dell'amato tubero.
 
Siamo a Malga Millegrobbe sugli Altopiani Cimbri e precisamente nell'incantevole conca che collega il passo Vezzena all'abitato di Luserna dove ben dodici coppie di pult-chef si sono contese l'ambito trofeo di vincitore della quarta edizione della Pult organizzata dalla Confraternita nella splendida cornice della malga gestita dalla famiglia Osele con Massimo a coordinare il tutto. Pult sta per polenta di patate cucinata alla maniera tradizionale Cimbra con obbligatori gli ingredienti delle patate nostrane di montagna e il famoso Porro di Nosellari. Un occhio particolare alla tradizione con uno sguardo curioso all'innovazione in quanto erano "concesse" delle varianti potendo aggiungere qualche “ingrediente segreto" per vivacizzare la già appetitosa pietanza e dare impulso alla creatività dei maestri polentari. Già all'alba le antiche "fornasèle" pulite a dovere da Carmelo Battisti (marito di Lucia Osele e cognato di Massimo) erano accese con fuochi scoppiettanti pronti ad accogliere altrettanti "paroi da polenta" rigorosamente in rame lucenti e curati come solo le nonne e i moderni chef-pult sanno fare. Ogni coppia di concorrenti ha allestito una mini cucina con attrezzi oramai quasi sconosciuti: "mostador" per le patate, "bazina de fer" per tostare la farina bianca e preparare il soffritto di porro ed altri ingredienti particolari, "mestol de la polenta", "tabiel de legn, "cortel" de la polenta... Le procedure tradizionali sono state rigorosamente rispettate sotto gli occhi attenti di una qualificata Giuria composta da giornalisti, cuochi e specialisti del settore che ha eletto come proprio Presidente il Professor Piergiorgio Gatti Direttore dell'Istituto Alberghiero di Rovereto. Pelatura delle patate, cottura nel paiuolo, mostatura delle patate, aggiunta della farina tostata, preparazione e aggiunta del soffritto di porro e degli ingredienti segreti, amalgama dell'impasto con sapiente dosatura del fuoco a legna hanno impegnato a fondo i concorrenti. Non sono mancati momenti conviviali di assaggio dei salumi e formaggi nostrani abbinati a frizzanti calici di Trentodoc, momenti in cui i concorrenti hanno familiarizzato e rivelato qualche loro espediente per dare un tocco di originalità della polenta. Particolarmente apprezzato dai numerosissimi turisti che assumevano informazioni e degustavano assaggi, incuriositi alla singolare tenzone, è stato l'intervento del genius loci" Mario Mato della frazione Piccoli. Ardua la sentenza finale della giuria: bravi tutti i partecipanti ma, più bravo di tutti, scelto sulla base di qualificati parametri professionali, è risultato Piero Bertoldi di Lavarone al quale è andato il titolo di vincitore dell'edizione 2024 di migliore Pult-chef
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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