"La musica rinasce da Vaia: Anima"

Intervista a Gianmaria Stelzer, il maestro liutaio trentino.

 

Di cosa si tratta?
«Sto realizzando il mio primo quartetto per un progetto speciale: le cime saranno realizzate con legno proveniente dall’abete più alto d’Europa caduto nel 2017, un lavoro per rendergli omaggio. I quattro strumenti avranno anima e tavole armoniche in abete bianco (anziché abete rosso). Da qui il nome del progetto, “Anima”, che si inserisce in un programma più ampio chiamato “Avez del Prinzep” avviato assieme al Comune di Lavarone e Lavarone Green Land per valorizzare il legno del’abete più grande d’Europa abbattuto dal maltempo e creare un ricordo tangibile come testimonianza per divulgare una cultura di sostenibilità ed educazione ambientale».

Una scelta innovativa quella di realizzare archi ricavati dall’albero di circa 250 anni di vita e 52 metri di altezza nel Comune di Lavarone, sull’Alpe Cimbra.
Già nell’estate 2024, il primo violino di Stelzer suonerà proprio presso il fusto dell’albero in Alpe Cimbra, e seguiranno poi uno spettacolo ideato e diretto dal direttore artistico Giovanni Costantini, in collaborazione con Mario Albino Ferrari del Cai, Club alpino italiano, il Comune di Lavarone e il Muse, che circuiterà a livello nazionale, oltre ad un cortometraggio su “Anima” del regista di “Resina” Renzo Carbonera, per il prossimo Trento Film Festival. Una mostra in autunno al Muse sarà un altro contributo al progetto e all’abete bianco. Ma prima di tutto gli archi di Stelzer.
 
 

Articolo a cura del Corriere del Trentino
 
 
 
 
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