SEGGIOVIA FONDO GRANDE SOMMO ALTO – LA SEGGIOVIA DEI CAMPIONI
Alla scoperta di un mondo che non viene mai raccontato, la vita di chi lavora sugli impianti di risalita del Trentino. Coloro che ci consentono di goderci una bellissima giornata sugli sci.
Alessio, 23 anni
È da tre anni che lavoro sugli impianti della Skiarea Alpe Cimbra, questo sarebbe il quarto inverno. Ho iniziato da semplice agente di pedana in Valle delle Lanze ma poi ho deciso di prendere le patenti necessarie per diventare macchinista, mi ha subito affascinato questo mondo. Ora sono macchinista alla stazione FONDO GRANDE SOMMO ALTO, Folgaria. Appassionato degli sport invernali e di tutto il loro mondo, ha trovato in FolgariaSki un’occasione unica che mi consente di vivere lo sci in tutte le sue forme e soprattutto ho trovato…una famiglia di quasi un centinaio di persone. In una giornata normale mi sveglio alle 7, colazione, divisa e alle 7.30 parto e mi dirigo verso Fondo Grande, a Folgaria, dove, alle 8, inizia la nostra giornata lavorativa. Però se durante la notte c’è stata una nevicata abbondante la nostra giornata inizierà un’ora prima del solito. In questo caso si arriva verso le 7 per garantire pulizia e sicurezza agli sciatori. Dopo la nevicata, che siano scesi 40 cm o 1 mt di neve non cambia, iniziamo pulendo le pedane dove ci posizioniamo noi per evitare che si creino mucchi di neve compatta e che ghiacci. Mettiamo in moto la stazione e ci posizioniamo fuori da questa per iniziare. La seggiovia Fondo Grande Sommo Alto ha 125 sedie, quindi iniziamo battendo il poggi sci sopra, apriamo lo schienale delle sedute e lo richiudiamo in modo che, se dopo il primo giro, scende neve dalle rolliere non si va a sporcare il sedile. Poi spaliamo i tornelli e il tappeto, quindi il passaggio degli sciatori. Siamo sempre in tre addetti, due all’inizio, alla salita, e uno in cima, alla discesa.
Sistemata la seggiovia si procede con i controlli giornalieri, quindi tutte le verifiche di funzionamento. L’agente di pedana che sta in cima viene fatto salire alla sua postazione ed ora si può procedere con i controlli dei pulsanti di accensione, che l’assorbimento di corrente sia stabile, il funzionamento dei freni, accendere il recupero, insomma controllare tutta la linea che sia tutto in sicurezza e risponda ai comandi. Questo lavoro ci occupa una mezzoretta. Finite le prove si mettono giù le reti divisorie, poi, nel mio caso, le due bandiere della Salizzona (Fine Pista, Rallentare), quelle dei collegamenti per Fondo Piccolo e le reti che vanno a formare il corridoio d’entrata alla stazione, la segnaletica quindi. Ogni sera vengono tolti per liberare il passaggio ai gatti battipista. E poi si parte, 8.30 iniziano ad arrivare gli sciatori!
Durante la giornata all’inizio della stazione c’è un macchinista e un agente, controllano e aiutano le persone a salire, se cadono a rialzarsi, se inciampano ovviamente a fermare la seggiovia… oppure aiutano i bambini a salire sulle sedie, che ricordiamo sotto gli 8 anni oppure 1,25 mt di altezza devono essere accompagnati da un adulto. La giornata a Fondo Grande è sempre movimentata perché comunque è una grande stazione di partenza, è la seggiovia che lavora di più. Mentre cala il flusso di gente andiamo a mangiare anche noi, a turno ovviamente, la stazione non rimane mai scoperta! C’è da dire che comunque qualcuno dei nostri superiori passa sempre in quel momento a controllare la situazione e magari ci dà una mano mentre il nostro compagno è a mangiarsi un panino.
Alpe Cimbra Skiarea 4all – devo dire che arrivano molte persone in monosci o dualsci, magari accompagnati dai nostri maestri specializzati della scuola Scie di Passione, ma tanti gruppi anche da soli. Ci sono due tipi di mezzo, monosci oppure doppio sci. Mentre sciano sono su una molla o ammortizzatore e poi quando arrivano ai tornelli della stazione di risalita sganciano un fermo e si alza la sedia, arrivano quasi in piedi, e devono stare con il peso in avanti… magari aiutati da un'altra persona ma anche dal solo utilizzo delle racchette. Quindi saltano sul tappeto d’imbarco, si alzano con la sedia, noi ovviamente rallentiamo la corsa e andiamo da dietro per aiutarli a raggiungere la seduta in sicurezza e si tira giù la barra di protezione. Una volta partiti comunichiamo all’agente in cima il numero della sedia in cui sono saliti in modo che quando si stanno avvicinando all’arrivo, lui rallenterà di nuovo la corsa per aiutarli nella discesa.
Ultima corsa alle 16.45, si inizia la chiusura delle sedie, recuperiamo reti e segnaletica. Si comunica sempre l’ultimo cliente in che sedia è salito all’agente in cima, quando arriva chiude tutto e torna giù anche lui. La nostra giornata è terminata.
Il lavoro dei gatti battipista inizia quando le piste iniziano a svuotarsi, verso le 16,30 vanno a riscaldare le macchine e aspettano l’avviso di chiusura piste. I carabinieri o il soccorso piste lo comunicano dopo essersi assicurati che non ci sia più gente nella loro zona di controllo e nei rifugi. È molto importante per la sicurezza di tutti, e vietato, sciare dopo l’orario di chiusura piste perché da quel momento in poi inizia un altro lavoro molto importante: la pulizia delle piste. Questo lavoro che sembra una cavolata va avanti quasi 5/6 ore. Per l’intera Skiarea di Folgaria, più di 70 km, abbiamo 8 o 9 battipista. Per esempio, per battere la Salizzona ci si metterà 1 oretta, conformemente alla lunghezza e larghezza della pista, dalla temperatura se la neve è ghiacciata o meno, il sabato e la domenica essendoci più movimento c’è più neve che è stata portata a valle dagli sciatori quindi bisogna prenderla e redistribuirla lungo la pista.
Se è prevista neve la notte o i cannoni spareranno, i gatti passano la mattina.
La cosa più simpatica di questo lavoro è magari vedere la gente che, nei primi 5 minuti con gli sci ai piedi di tutta la loro vita, arriva e ti chiede: “Allora come funziona qui?!” tu li guardi non capendo e dopo un po’ ci arrivi e dici: “è la vostra prima volta??? Vi do un consiglio, non iniziate con la pista dell’USA SkiTeam… iniziate con il tapisroullant qui di fianco” tra le risate di entrambi li aiuti a fare retromarcia e… una bella spinta e via al Camposcuola.
La cosa bella di questo lavoro, per me appassionato di sci, è lavorare nella pista dove si allenano i più grandi campioni, dove si svolgono le gare più importanti come la Coppa Europa o altre gare di livello internazionale. È un orgoglio vederli salire sulla mia seggiovia. In questi inverni ho collezionato foto con Mikaela Shiffrin, Ted Ligety, Tommy Ford che mi segue anche su Instagram da quando ho pubblicato la foto con lui e con molta soddisfazione devo dire che una volta l’anno ci scambiamo messaggi. È una soddisfazione vederli arrivare, vedere che ti riconoscono e ti salutano, e l’emozione di vedere che si allenano sulla pista di fianco a te, vedere tutte le persone che ci vanno dietro, gli allenatori... un vero onore! Senza nulla togliere alla mia campionessa del cuore, nonché campionessa dell’Alpe Cimbra Martina Peterlini, che con sua sorella Giulia si allenano spesso a Fondo Grande.
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