Scialpinismo sull’Alpe Cimbra – Monte Maggio, Pioverna e Costa d’Agra.
Scialpinistica con neve leggerissima, alberi imbiancati e panorama splendido, che rendono l’atmosfera quasi magica ripagandoci del dislivello non troppo eccessivo.
Dal parcheggio sopra Malga Zonta, (1543 m) cominciamo la nostra salita agevole con le pelli di foca, passando accanto a Malga Melegna e raggiungendo la traccia che porta verso la cima. Ormai il più è fatto! Poco distante si vede la grande Croce del Monte Maggio. Una volta in vetta, si può veramente dire wow!! Un panorama magnifico! Tutta la fatica ricompensata con una vista a 360° su tutta l’Alpe Cimbra, le Dolomiti di Brenta, Asiago, le Pale di San Martino, il Monte Grappa, la Marmolada fino alla pianura veneta. Davvero magnifico.
Dal Monte Maggio, (1860 m), dopo una breve sosta per le foto di rito, leviamo le pelli e scendiamo nel primo tratto lungo la dorsale di risalita (30% di pendenza), e poco sotto scendiamo parallelamente alla strada raggiungendo la pista di fondo e ritornando a Malga Melegna (1598 m) per una breve sosta ristoratrice.
Attraversiamo la strada, rimettiamo le pelli e saliamo sui prati innevati fino a Malga Piovernetta (1604 m). Sopra la malga ci immettiamo nella pista, non frequentata se non
da pochi scialpinisti, proseguendo fino all’impianto Monte Pioverna (1778 m), da dove la salita si addolcisce e si raggiunge con un percorso quasi pianeggiante la Costa d’Agra (1821 m). Da qui, finalmente, possiamo scendere tenendoci sulla destra per trovare la neve “fresca” sul lato nord.
Passato il Monte Pioverna, scendiamo invece sul lato sud arrivando in breve al parcheggio.
Ora possiamo gustarci, come premio finale, un piatto caldo e un bicchiere di rosso in uno dei ristoranti accanto al parcheggio.
Scheda:
Punto di partenza: Passo Coe (1600 m)
Punto più alto: Monte Maggio (1858 m)
Punto di arrivo: Costa d’Agra (1821 m)
Versante di salita: N/E
Dislivello in salita: 596 m – Totale: 1192 m
Tempo: 5:00 h
Bisogna sempre valutare attentamente il bollettino valanghe e la consistenza del manto nevoso sul posto, oltre ad avere con se Artva, pala e sonda. Per chi vuole avvicinarsi a questa esperienza consigliamo di rivolgersi alle nostre guide alpine.