23.03.2017 - Sta di fatto che qui ogni cosa sembra trasudare l’arte del saper fare di cui si ha ormai solo un ricordo.
Ieri come oggi nelle case di Lusérn si pratica l’arcaica arte del tombolo.
Una remota quanto lontana tecnica del ricamo a fuselli.
Malgrado i mutamenti sociali, culturali e di pensiero, a differenza di altri posti, sull’Alpe Cimbra la si è saputa tramandare gelosamente di generazione in generazione.
Magari i preziosi ricami non nascono più in partecipi filò o accanto allo scoppiettare del fuoco, ma davanti ad un tecnologico 40 pollici full HD, ma poco importa.
Le donne, le vere custodi della casa, affiancarono alle mansioni domestiche la raffinata capacità di ricamare.
Un’espressione artistica che ha portato alla creazione di pizzi, merletti e interi corredi nuziali.
Il tombolo è anche il nome dello strumento, un cuscino che solitamente ha una forma cilindrica.
Su questo supporto, con degli spilli, viene fissato il disegno del merletto e con molta abilità, tanta pazienza e del sottile filo di seta pura ,si procede all’intreccio utilizzando dei bastoncini detti fuselli.
I lavori più impegnativi richiedono anche tanta esperienza e con diverse coppie di legnetti affusolati, si riescono a ricamare dei tovagliati di notevole grandezza.
È una lavorazione che affascina gli estimatori e gli amanti del bello, disposti ad attendere che il lavoro si compia con i tempi necessari, assai lunghi rapportati agli standard odierni.
Come in altre lavorazioni di qualità, in funzione della dimensione del filato e della stessa lavorazione, il risultato diviene più o meno pregiato.
Un’arte che fortunatamente oggi, rivive nell’abilità delle ragazze di Lusérn.