I tre abeti posti al centro dello stemma della Magnifica Comunità di Folgaria simboleggiano la sua ricchezza forestale, l’”oro verde” che ha permesso a questa antica, fiera e libera comunità montana, per secoli impegnata a difendere la propria autonomia, di essere una delle Comunità rurali più facoltose ed estese del Trentino. Oggi la forza economica di Folgaria sta nel turismo, ma Folgaria è stata una comunità di boscaioli, di trasportatori di legname (i caradóri), di segantini (nelle segherie idrauliche), di mugnai (nei mulini sui torrenti Rosspach e Astico), di casàri (nelle malghe e nei casèi, i caseifici frazionali) e di müestar, i brentelai, abilissimi artigiani del legno. Gli oggetti in mostra sono in attrezzi agricoli, di artigianato e domestici, in grado di evocare fortemente e di restituire la panoramica della vita quotidiana di montagna del territorio.
L’Amministrazione comunale ha scelto di proporre a un pubblico il più ampio possibile Maso Spilzi come vetrina per conoscere usi e costumi del suo territorio di competenza, veicolo per comprendere il passato, ma soprattutto il presente. Il progetto espositivo curato dall’architetto Alessandra Zanoni, con il supporto di Fernando Larcher e la consulenza scientifica del museo di San Michele all’Adige condurrà il visitatore attraverso quattro sale tematiche dove sono trattati i temi della fienagione, della viticoltura, dei campi in generale, il mondo dei bretelai, dei boscaioli, dei falegnami, degli scalpellini e dei minatori, del casel, dei mulini, della scuola, della vita in casa.
Con questa iniziativa si conclude idealmente un percorso iniziato nel 1988, quando era pressoché scomparsa la civiltà contadina che aveva caratterizzato anche questa zona del Trentino. Molte famiglie del territorio, partecipando al progetto, affidarono gli oggetti che possedevano, quasi ottocento, per garantire un futuro ai loro ricordi, personali e collettivi. Per questioni di spazio e di scelta espositiva non è stato possibile esporre tutti questi oggetti, anche se il valore del gesto compiuto dai proprietari ai quali va un doveroso ringraziamento è inestimabile.