Percorrere sentieri nella natura, vedere panorami grandiosi o solamente andare a trascorrere qualche ora in un rifugio può sembrare la cosa più semplice della che ci sia. Non per chi ha delle disabilità, però. Sono sempre molte le barriere che diventano ostacoli insormontabili anche quando gli accompagnatori sono animati dalle migliori intenzioni. A Folgaria, nella splendida Alpe Cimbra, grazie all’impegno di Scie di Passione tanti ostacoli diventano superabili. Ne abbiamo parlato con Stefano Carbone, direttore tecnico di Scie di Passione.
Cos'è Scie di passione?
"Siamo una scuola sci con maestri e guide di differenti tipologie e il nostro obiettivo è di offrire la possibilità a tutti, indistintamente dalle possibilità psico- fisico-motorie, di vivere la montagna e praticare sport, promuovendo, attraverso la pratica sportiva e progetti dedicati, l’integrazione tra disabili e normodotati. In questo modo diamo anche un valore aggiunto per tutto l’anno ai luoghi in cui ci muoviamo, perseguendo l’eccellenza nei servizi offerti e collaborando con tutti gli enti e le organizzazioni presenti sul territorio dell’Alpe Cimbra. Maestri di sci durante l’inverno e guide durante l’estate danno la possibilità a tutti di praticare delle attività in natura con l’assistenza di personale preparato e professionale".
Quando avete iniziato il vostro cammino? "Nel 2011, da un’idea di Corrado Sulsente e Tommaso Balasso, in collaborazione con le Associazioni Brain Power e Fair Play, quando 130 ragazzi delle Scuole superiori di Schio, normodotati e disabili, si sono avvicinati allo sci in perfetta integrazione nel comprensorio di Folgaria. L'entusiasmo e l'emozione vissuta in quella giornata hanno dato forma a un progetto ancora più importante. Da questo primo impulso la macchina si muove, i maestri di sci aumentano e viene creato un parco mezzi disabili uscendo dal solo approccio sciistico per andare oltre".