La radice: simbolo di saldezza, forza e di stabilità, sinonimo di antichità e identità. Impossibile costruire una storia - e altrettanto impossibile raccontarne una credibile - senza coltivare e custodire le proprie radici. Sull’Alpe Cimbra le radici affiorano nel presente e ne delineano i tratti unici accompagnando i visitatori in un viaggio attraverso una storia millenaria, la cui massima espressione si delinea nella lingua cimbra parlata a Lusérn. Il suo nome deriverebbe dal cimbro “Laas”, che indicava un valico, l’accesso alla Valsugana. Proprio qui, in questo piccolo comune di circa 270 abitanti, vive tuttora la comunità dei cimbri, ultima roccaforte di una lingua e di un patrimonio culturale unico. Lusérn fa parte dei Borghi più Belli d’Italia, ambito riconoscimento attribuito nel 2022 a questa isola linguistica dai ritmi lenti e saggi, quelli scanditi dalla montagna, che invita a concedersi il tempo necessario per la scoperta delle suggestioni che questo viaggio nelle radici richiede. Sull’Alpe Cimbra immergersi nelle radici significa ripercorrere la cultura antica di un popolo attraverso ogni sfumatura, inclusa la cucina locale, fatta di ricette e sapori lontani e di prodotti a km 0.