Trekking sul tetto dell'Alpe

Dal basso gli abitanti del luogo lo osservano di primo mattino e ne godono la compagnia per tutta la giornata.
Sui bei prati di Lavarone, Lusérn o di Folgaria, ovunque ci si trovi, da ogni angolo dell’alpeggio, lo vediamo sbucare.
Il Becco, assieme alla cima della Madonnina, è il riferimento montuoso degli sconfinati alpeggi.

In lontananza lo si scorge in tutta la sua estesa conformazione, contorniata da profonde forre, da pinnacoli e scoscese macchie di pino mugo.
Di mattina presto la roccia assume quella caratteristica colorazione rosea come le vicine Dolomiti.
Di tanta bellezza sembra vantarsene, tanto da riuscire a sedurre intere comitive di trekkers che ogni anno salgono fin sulla sommità!
Scalarne la cima è facile, basta munirsi di un buon paio di scarponcini e della necessaria voglia di camminare per qualche ora.

Dai 2000 metri del monte Cornetto, sembra quasi di toccarlo, ma manca ancora qualche passo per raggiungerne il top.
L’ambiente circostante è incantevole, si vede gran parte della catena montuosa delle Alpi, i ghiacciai che confinano con l’Austria e la parete della Marmolada.
Prima di arrivare si passa dal grande anfiteatro della riserva naturale di Scanuppia, regno di aquile e di camosci.

Poco oltre si nota la caratteristica merlatura di Malga Palazzo, ex dimora di caccia dei Conti Trapp del sottostante Castel Beseno.
Dall’imbocco del sentiero, a passo Sommo, sono occorse poco meno di tre ore per arrivare all’attacco finale della sommità.
Gli ultimi metri si fanno su di un track di roccia stratificata, pochi istanti ancora e siamo arrivati in vetta!

Dalla quota massima è facile toccare il cielo con una mano e noi tutti lo facciamo!
Da quassù la vista è incredibile! Ci sentiamo come Neil Armstrong quando mise il primo piede sulla calotta lunare, diversamente, vediamo una piccola, ma fantastica parte della terra: le acque turchesi dei laghi di Levico e Caldonazzo e tutt’attorno l’intera regione del Trentino Alto Adige!
 
 
 
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