21.04.2019 - Uno spicchio di terra di circa 100 chilometri quadri che alterna rilievi di oltre 2000 metri a pascoli, boschi e torrenti cristallini. Folgaria, Lavarone e Luserna ne sono le principali località: tre paesaggi con un’unica scenografia dove, a parte il mare non manca nulla. Ma in compenso c’è un lago, quello di Lavarone, uno specchio d’acqua alpino naturale che, d’estate, si anima con i suoi lidi e gli sport d’acqua.
All’inverno diventa una lastra di ghiaccio dove molti praticano il pattinaggio. Nel 2017 è stato insignito della bandiera Blu d’Europa, un importante riconoscimento che viene assegnato alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio.
Questa terra è anche una destinazione “Family Friendly”, cioè a misura di famiglia con bimbi, con tante e divertenti attrazioni studiate per il loro divertimento. Tutto l’altipiano offre una infinità di spunti di vacanza ed una proposta turistica di eccellenza, fatta di innovazione e grande attenzione alle esigenze dei turisti che arrivano da ogni parte del mondo: dagli sport invernali, alle passeggiate; dall’equitazione, al golf; dalle bike, al trekking ed al nordic walking. In estate è un paradiso per gli appassionati delle camminate e del trekking.
Infatti ci sono un’infinità di percorsi dislocati in un’area naturale di straordinaria bellezza. Chilometri e chilometri di sentieri, da quelli più semplici che attraversano boschi e pascoli a quelli più complessi. Lungo il tragitto lo sguardo corre veloce lungo morbidi risalti erbosi accarezzati dal vento interrotti a settentrione dal profilo delle foreste e dalla linea frastagliata delle cime dolomitiche. A Serrada, una frazione di Folgaria ed a Luserna ci sono due interessanti percorsi tematici adatti a tutti. Il primo è la Forra del Lupo, un sentiero ad anello, scoperto per caso nel 2014, che passa attraverso le trincee realizzate dall’esercito austro-ungarico nel tratto che dal paese di Serrada porta al Forte Dosso del Sommo, una delle sette fortificazioni che l’Austria fece costruire in questa terra di confine per contrastare ogni tentativo di avanzata italiana verso Trento. Dei sette forti il più rappresentativo è Forte Belvedere, sull’altopiano di Lavarone, in ottimo stato di conservazione.
L’altro percorso è il Sentiero Cimbro dell’Immaginario che conduce alla scoperta degli antichi personaggi che popolavano e animavano fiabe e leggende locali con lo sfondo degli splendidi scorsi sulla Val D’Astico.
Ci sono anche tragitti pensati appositamente per i “bikers”. Questa è infatti una grande “bike area” con oltre 400 chilometri di sentieri percorribili con la mountain bike e vari eventi a loro dedicati. Ad esempio il 18 e 19 maggio è in programma “Bike con gusto” tour enogastronomici in sella alla mountain bike per pedalare e gustare i prodotti tipici del territorio. Dal 7 al 9 giugno è in calendario la “100 Km dei Forti”, tre giorni di puro godimento in offroad sugli sterrati di Passo Vezzena, del Monte Cimone e Monte Rust o del Passo Sommo, con le tante malghe della zona e le fortezze belliche a fare da sfondo unico e suggestivo ad una festa sportiva che rimanda la prima edizione a metà anni Novanta, quando le gare di mountain bike in Italia si contavano quasi sulle dita di una mano.
Serrada e Guardia due chicche alle porte di Folgaria
Bisogna ritagliarsi un po’ di tempo per visitare Serrada e Guardia due località a pochi chilometri da Folgaria. La prima vanta una lunga tradizione turistica. La seconda invece è conosciuta come “il paese dipinto” per i tanti murales multicolori che fanno capolino da vecchie e nuove pareti lungo un itinerario tutto da scoprire. Un itinerario che porta alla luce tradizioni, usi e costumi locali attraverso la pittura murale e l'interpretazione dei numerosi artisti che hanno realizzato le varie opere. Il paese ha dato i natali a Cirillo Grott, pittore, scultore e poeta. Le sue opere sono visibili nella casa - museo dell’artista dove tutt’oggi abita Alessandra Frisinghelli Grott, moglie e musa ispiratrice dell’artista per l’intero periodo della loro unione.
Guardia è anche nota per la sua cascata, dell'Hofentol, situata nella Valle di Rosspach. Un emozionante salto d’acqua nascosto tra alte pareti di roccia. È facilmente raggiungibile dal paese, in circa 20 minuti di cammino, attraverso la foresta della Gòn. D’inverno appositamente illuminata, diventa un monumento di luci e ghiaccio bellissimo da vedere; ma anche in estate l'emozione è alta.
L’enogastronomia è di eccellenza
L’intera Alpe Cimbra è un inno all’enogastronomia di qualità da scoprire nei tanti ristoranti presenti sul territorio o nelle romantiche malghe e baite nascoste tra i boschi o nei rifugi alpini in quota. Dopo una giornata impegnativa tra escursioni bike e trekking a stretto contatto con una natura rigogliosa e scroscianti torrenti alpini è un “inno alla gioia” trovare un luogo di ristoro, dove fare una sosta golosa, ammirando il panorama e, nel contempo, deliziarsi con uno dei tanti piatti della tradizione culinaria di questa terra meravigliosa da assaggiare con l’abbinamento di un buon bicchiere di vino trentino o una birra artigianale. E poi, il giorno dopo, ripartire alla scoperta di nuove emozioni…… per il palato.
Questo tour può iniziare da Luserna il capoluogo cimbro e precisamente dal Lusernarhof, un locale accogliente di proprietà di Bruno Zotti e della moglie Dolores Zuccolo che lo gestiscono assieme ai figli Luca ed Andrea. Frutto della sapiente ristrutturazione di tre case cimbre conserva integro il fascino del tempo passato senza rinunciare in alcun modo a tutti i comfort di oggi. Ha anche una decina di camere, aperte solo in estate, in regime di B&B. I coperti sono una quarantina che raddoppiano, in estate, grazie ad una grande terrazza panoramica con vista meravigliosa sulla Valdastico.
Ai fornelli Bruno e Luca. La sala invece è il regno di Andrea. La cucina è quella tradizionale trentina con ricette a volte di origine cimbra rielaborate in chiave più leggera e moderna. Il risultato è una cucina soprattutto di carne di grande equilibrio, leggera e saporita. Il locale è anche certificato “Osteria Tipica Trentina” e questa è una garanzia ulteriore perché il relativo disciplinare prevede solo l’utilizzo di prodotti locali ed una proposta gastronomica incentrata esclusivamente su piatti tradizionali. Infatti chi espone il marchio di “Osteria Tipica Trentina” deve essere un vero e proprio ambasciatore del territorio. La carta dei vini è articolata su un centinaio di etichette per lo più trentine fra cui l’immancabile Trentodoc ed una piccola selezione di punta di altre regioni del Belpaese.
Lo chef accoglie con crostini allo speck trentino, insaporiti con insalata di sedano, pistacchi e croccante alla segale, sorbetto ai gewürzgurken, a seguire Tartare di carne salada dell’Alto Garda, poi pappardelle con porcini freschi (nel periodo estivo) con un assaggio di polenta, formaggio Vezzena vecchio di malga e porcini confit. Per finire treccia di diaframma di manzo alla griglia contornato da ketchup di rapa rossa e Patatana pult, una polenta di patate tipica di Luserna. Per completare in dolcezza non può mancare un buon sorbetto fatto in casa. Ogni giorno gusti ed abbinamenti di sorbetti differenti, fatti in casa con frutta e verdura lavorata al momento della perfetta maturazione.
Info: www.lusernarhof.it.
A Folgaria si può fare una sosta gustosa a “La Stua del John” un ristorante gourmet nel cuore della zona pedonale di Folgaria. Una ristrutturazione intelligente è stata in grado di integrare l’eleganza del locale con le esigenze di un ristorante moderno di prestigio. Il legno rimane l’elemento principale e sprigiona tutto il suo calore nelle travi a vista che impreziosiscono il soffitto.
Il locale, intimo, raffinato e caldo, con pochi tavoli (ci sono 30 posti a sedere) è impreziosito dalla cucina di Andrea Mantovanelli pluripremiato chef veronese. I suoi piatti sono un viaggio alla scoperta dei prodotti tipici dell’Alpe Cimbra, una esperienza di sapori e profumi davvero interessante. Le cose da assaggiare sarebbero tantissime. Si può incominciare con gnocchetti di ricotta del Maso Guez, a seguire un assaggio di Carbonara cimbra del John. Poi Uovo Arcobaleno del Maso Guez con rape rosse cotte nella sabbia Dolomia, cialda croccante e Trentingrana.
Infine si può degustare una Tartelletta di baccalà mantecato. Le uova arcobaleno, cioè con gusci di colori diversi, bianchi, rosa, azzurri, gialli ed ambrati con sfumature color cioccolata, sono una particolarità delle 100 e passa galline allevate in libertà nel Maso Guez gestito da Serafino Incani assieme ai figli Andrea e Simone ed alla moglie Morena.
Per finire in bellezza un sorbetto e dolcetti al cioccolato. Il tutto da assaporare con un equilibrato abbinamento di vino e birra proposti dall’ottimo Fabrizio Franzoi direttore di sala e sommelier. Il ristorante chiuderà il 22 aprile per poi riaprire, qualche settimana dopo, per la stagione estiva. Info:www.stuadeljohn.com.
Sopra al ristorante sono in costruzione alcune Luxury suites, una diversa dall’altra e con tanti servizi compresi nel prezzo per garantire il massimo del relax. Inoltre ogni suite sarà dotata di una “Private wellness” e di un romantico angolo caminetto.
Attiguo al ristorante, c’è il John Caffè, di proprietà come la Stua del John di Annapia Bennati, uno scrigno di tentazioni grazie alla pasticceria di alta qualità, che si avvale della collaborazione del maestro pasticcere Luigi Biasetto, noto al grande pubblico grazie alla sua partecipazione a “Il più grande pasticcere” il talent dolciario trasmesso da Rai 2 nonché campione del mondo di pasticceria come autore della famosissima Setteveli. Al John Caffè, dal 23 al 26 aprile prossimi, è in programma il Primo Campionato Nazionale dello Strudel. La manifestazione, nata da un’idea di Luigi Biasetto che da anni firma lo strudel del John Caffè, vuole dare lustro ad un dolce fra i celebrati della cucina italiana.
Info: www.johncaffe.it.
Ultima tappa gustosa al ristorante “Alla Segheria” ricavato in una antica segheria adeguatamente ristrutturata e dislocata sulla strada che da Folgaria porta a Serrada e poi giù fino Rovereto. Dal 1989 il locale è di proprietà dello chef Mauro Fiorentini che lo gestisce assieme alla moglie Antonietta ed i figli Rodolfo ed Anna. La cucina di Mauro è una libera interpretazione della cucina trentina e di province limitrofe. Il risultato sono piatti che sanno di “casereccio”, gli ingredienti sono tutti freschissimi ed anche la pasta è sempre fresca e preparata a mano come una volta.
Piatti assolutamente da provare sono i Bigoli con ragù di manzo e vitello, il Brasato di Manzo al Teroldego e la Tagliata di manzo al pepe verde o alla rucola od ancora il Fegato alla veneziana o il Baccalà.Per arricchire ulteriormente il sapore dei piatti, il locale dispone di una rifornita cantini di vini, per il 90% trentini ma anche con etichette di prestigio di produttori di altre zone.
Info:www.ristoranteallasegheria.it.
Pasticceria Dalsass golose proposte di produzione propria
La Pasticceria Dalsass, ubicata lungo il viale principale di Folgaria, è un concentrato di prelibatezze in grado di entusiasmare anche i palati più esigenti. Il profumo che si percepisce entrando la dice lunga sulla qualità dei prodotti proposti. Le vetrine ed il banco espositivo sono una tentazione unica grazie alla esposizione di una infinità di dolci uno più buono dell’altro. Una gioia per gli occhi e per il cuore e l’ideale per una dolce e golosa pausa caffè. Il locale è di proprietà della famiglia Dalsass che lo gestisce direttamente. Chi si occupa del negozio è Jessica Dalsass. Il padre Giorgio, assieme all’altro figlio Paolo, invece si occupano della creazione delle specialità dolciarie. Il fiore all’occhiello della pasticceria è lo “Strudel di mele” prodotto con burro e frutti locali. Altro must è una brioche che si chiama “Il Giglio” un concentrato di crema alla nocciola. Altra “chicca” la Linzer Torte realizzata con una base di pasta frolla ed aromatizzata con un pizzico di cannella, mandorle e marmellata di lampone. Insuperabile anche la Sacher da assaggiare con una buona tazza di cioccolata calda. Poi non bisogna dimenticare i dolci da ricorrenza, in primis colombe e panettoni e pandori, la pasticceria mignon, la biscotteria ed il cioccolato artigianale. L’apertura è annuale, con orario continuato dalle 7 alle 20.30.
Cantina Balter grandi vini ma ….non solo
A cinque minuti dal centro di Rovereto, la bella città a sud di Trento, si trova un posto magico e fuori dal tempo. Un luogo dove passione, dedizione e cura sono i punti cardine della vita di tutti i giorni. Si sta parlando della Azienda vitivinicola Balter la cui sede è in un Castelliere cinquecentesco ristrutturato in modo sapiente per mantenerne integre caratteristiche e fascino originari. Distesi a raggiera attorno alla sede aziendale 10 ettari di vigneto baciati dal sole da mattina a sera grazie alla loro esposizione a sud e sfiorati dal soffio dell’Ora del Garda, vento pomeridiano che risale ogni giorno la Vallegarina. Queste particolarità climatiche fanno si che le uve possano esprimersi al meglio in eleganti vini, bianchi e rossi, e Trentodoc. L’azienda è condotta direttamente da Nicola Balter, il capostipite, assieme ai figli Giacomo e Clementina. I vigneti originariamente più incentrati su varietà rosse quali Cabernet Sauvignon e Schiava nel tempo hanno visto l’introduzione di vigneti a bacca bianca. Oggi le attenzioni sono rivolte a Chardonnay e Pinot Nero utilizzate per la produzione del metodo classico, Lagrein, Merlot e Cabernet Sauvignon per i vini rossi e Sauvignon per il bianco. La cantina, di recente costruzione, è interamente sotterranea in modo da favorire l’interazione tra la campagna e la struttura. Il Castelliere oltre ad essere la sede aziendale, grazie al suo splendido giardino ed alle sale “Fienile” e “Stalla” diventa anche la location ideale per matrimoni, battesimi, comunioni e cene aziendali.
Info: www.balter.it.
Dove dormire: Le possibilità di alloggio sono tante e per tutte le tasche. Ad esempio a 500 metri dalla zona pedonale di Folgaria, nella piana di Costa si trova l’Alpen Hotel Eghel un buon trestelle superior con SPA.
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