Vonn, tenace e coraggiosa

25.01.2018 - Si è allenata fino all'ultimo minuto sulla Salizzona a Folgaria.
"Sono arrivata fin quassù da Cortina, accompagnata dalla mia cagnetta Lucy. Le piste in questo comprensorio sono ottime e soprattutto ben preparate. Abbiamo testato nuovi materiali e devo dire di aver avuto un riscontro positivo, delle buone sensazioni".
Sorride si concede alla gente, i bambini della scuola elementare la circondano, i selfie si sprecano, così gli autografi. La più grande campionessa del circo bianco, si intrattiene con i giornalisti in una conferenza stampa, nella quale a certi tratti svela la sua timidezza, il suo essere donna coerente.

In Trentino hai vinto nel 1999 il Trofeo Topolino in Panarotta, quale ricordo hai di quella manifestazione, e che cosa ha significato per te?
"Ho un bellissimo ricordo, ero molto giovane, è stato mio nonno a èarlarmi di questa gara, la più importante del settore giovanile. Mio padre mi ha spronata a farla , io sono nata nel Minnesota ma fin da bambina i miei genitori si sono trasferiti a Vail in Colorado dove ho imparato a sciare. Vincere il Topolino è stata una cosa eccezionale, il nonno mi raccontava che tutti i grandi campioni dello sci alpino erano passati da questa competizione".
Sei una campionessa che ha avuto molti infortuni, è stata ferma per un anno, eppure ha sempre trovato il coraggio e l'orgoglio di riprendersi per diventare ancora la più forte. Dove trovi queste energie?
"Lo sci è il mio lavoro, amo la montagna, amo lo sport, amo sciare. Dentro di me la forza arriva quasi in automatico, cerco sempre nuove emozioni e mi prefiggo nuovi traguardi".
Sei l'atleta femminile che ha vinto più gare in coppa del mondo, che ha vinto medaglie olimpiche e mondiali. Cosa devi ancora dimostrare?
"Non devo dimostrare nulla ma il mio obiettivo è di arrivare al record di vittorie di Ingmar Stemmark. Adesso penso ai giochi di PyeongChang in Corea, vorrei vincere almeno una medaglia, magari d'oro, però questo è un sogno..."
Tornando alle Olimpiadi in Corea, per un atleta ed uno sportivo fare il portabandiera ai giochi olimpici è qualcosa che va oltre, egli rappresenta in quel momento una intera nazione. Tu sarai la portabandiera della squadra americana?
"No, penso che la Federazione abbia scelto un altro atleta, le discipline sportive che vengono rappresentate in una Olimpiade sono molteplici pertanto è difficile che io venga designata. Magari per la sfilata di chiusura. Mi piacerebbe molto essere scelta, fare il portabandiera per la propria nazione è motivo di orgoglio e poter bloccare un momento irripetibile della storia. Ma non sarà così".
Folgaria, questa piccola ed amena località ti ha coccolata e presa tra le sue braccia, cosa ne pensi?
"Tra queste montagne del Trentino ho trovato un clima favorevole, belle piste e soprattutto gente cordiale, aperta, che mi ha accolto con grande umanità. Sono felice di aver conosciuto Folgaria".
Potresti fare la testimonial alla prossima Alpe Cimbra Fis Children Cup, l'ex Topolino che dal 2010 si disputa sulle nevi dell'altopiano?
"Vediamo, mai dire mai, dopo le Olimpiadi penso che rientrerò negli States, chissà, se ho tempo per ritornare, è presto per dirlo".
Nel tuo libro scrivi che la bellezza è forza e la forza è bellezza, cosa vuol dire?
"Che bisogna essere belli dentro, trovare in se stessi le motivazioni per aggredire la vita. Quando si cade bisogna avere il coraggio e la determinazione per rialzarsi. Essere belle dentro porta ad essere belle anche a livello esteriore, non bisogna mai avere paura di se stessi, il mio motto è "alzarsi e combattere". Essere sempre positivi, ognuno di noi ha delle risorse che debbono uscire allo scoperto per essere più belli e più forti".

Lindsey Kildow Vonn, quando viaggia porta con sè la sua cagnolina Lucy, che anche in conferenza stampa Lucy diventa una star, coccolata con tanto amore da questa immensa campionessa dello sci mondiale. Lo sguardo di Lindsey Kildow Vonn ogni tanto scappa, esce dalla sala e corre sulle lunghe piste del mondo, che rappresentano le tante strade della vita. Si legge nei suoi occhi una leggera timidezza, quella solitudine dei numeri primi, quella ricerca di ancoraggio che come illusione ci passa accanto.
La più grande sciatrice della storia lascia Folgaria, lo fa salutando decine e decine di supporter, abbracciando Michael Rech, presidente dell'Apt Alpe Cimbra, che dice "per me aver avuto Lindsey Vonn a Folgaria è stata la più grande gratificazione lavorativa della mia vita".
Probabilmente è un arrivederci.
Lindsey si mette alla guida, Lucy è dietro, si parte verso Garmisch. Un'altra avventura sta per iniziare.
Straordinaria campionessa, buon viaggio wonder woman.

Tiziano Dalprà
Quotidiano "l'Adige"

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