Sentiero delle Tåntz - Tåntzstaige

Folgaria
Il Sentiero delle Tåntz è un'antica via che ha inizio dall'abitato di San Sebastiano e prosegue per circa due chilometri verso il Becco di Filadonna, tra foreste silenziose, ruscelli d'acqua limpida, muretti a secco costruiti la con pazienza degli antenati.

 
TONZ - TÅNTZ - BALLO: UN TOPONIMO DANZANTE
Ogni comunità ha sempre avuto un luogo ed un tempo dedicati al rituale. Si celebravano ad esempio la conclusione della fienagione, la fine dell’inverno, l’arrivo del nuovo anno. Il vissuto quotidiano traslava nei rituali propiziatori per le piogge, per ingraziarsi gli spiriti del bosco o per venerare la dea della montagna. In questi luoghi gli antichi abitanti della montagna praticavano dei riti e ballavano, l’eredità di questi antichi riti è giunta sino a noi scolpita nel toponimo cimbro “Tåntz” che tradotto significa “Ballo”.
 
 
 
CARATTERISTICHE TECNICHE DEL PERCORSO
Il sentiero è adatto a tutti in quanto non presenta particolari difficoltà tecniche. Ha una lunghezza di circa 2 chilometri ed è ideale da percorrere in tutte le stagioni dell’anno. Vi sono tratti di sentiero nel bosco e in alcuni punti le pendenze possono essere un po’ ripide, per questi motivi si raccomanda di indossare vestiario adatto e scarpe da trekking.
 
 
 
OPERE DI LAND ART
Lungo il sentiero si incontrano le opere dell’artista folgaretano Alessandro Pavone accompagnate da tabelle illustrative con testi dell’antropologa Michela Zucca e di Andrea Nicolussi Golo, responsabile dello Sportello linguistico cimbro della Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri.
 
 
 
UN OMAGGIO ALLE DONNE
Il Sentiero delle Tåntz è un omaggio alle donne che da sempre hanno dato la vita per la vita e hanno curato la natura per natura. Donne, eremite, figure divine che avevano potere sulla vita e sulla morte proprio in virtù della loro profonda conoscenza dei segreti della natura.
 
 
 
Il Progetto “Sentiero delle Tåntz” è stato realizzato dal Gruppo Giovani di San Sebastiano grazie al supporto del Piano Giovani di Zona degli Altipiani Cimbri, del Comune di Folgaria, dell’Apt Alpe Cimbra, della Fondazione Caritro, della Proloco Nosellari Oltresommo, della Sezione Cacciatori Folgaria e di tutti i volontari che hanno collaborato per la sua riscoperta e valorizzazione.


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