Il nome sembra sia da far risalire, nel passato, alla scarsa presenza d’acqua.
Di certo sappiamo che l’antico maso, lì edificato per l’ottimale esposizione al sole, è col tempo diventato una delle più caratteristiche frazioni lavaronesi.
Le abitazioni, di stampo ottocentesco, espongono eleganti ed ampi portali e sono gradevolmente contrassegnate dalle tipiche decorazioni a marcapiano.
Fa bella mostra di sé una piccola cappella, dedicata a San Rocco, il protettore degli appestasti, ricordo della pestilenza del 1885.
Da Magré – percorrendo il Giro del Tablat – si raggiunge facilmente la gradevole area prativa e pascoliva del Tablàt, contornata da rigogliosi boschi di abete.
Bella veduta panoramica verso Cima Vézzena.