La Segheria Dei Mèin

A partire dal XII secolo, lungo il torrente Astico, uno dei principali corsi d’acqua che solcano il territorio alpestre del Comune di Folgaria, sono sorti numerosi mulini, segherie e fucine idrauliche: si è trattato di uno sfruttamento intensivo della forza dell’acqua, tra i più rilevanti del Trentino. Verso la fine dell’Ottocento sull’altopiano di Folgaria erano in funzione tre segherie idrauliche nell’alta valle dell’Astico. Di queste nei pressi di Tézzeli, esiste ancora la segheria dei Mèin.
Appartenuta alla famiglia dei Tézzele Mèighen (Mèin), fu costruita attorno al 1850. Ultimo segantino è stato Ottorino Tezzele, che ha mantenuto l’opificio in funzione fino al 1975, con una produzione che soddisfaceva principalmente il fabbisogno locale. Le operazioni di segagione potevano essere effettuate quando la ruota era libera dal ghiaccio e la portata d’acqua adeguata, quindi soprattutto in primavera e autunno. Il funzionamento è misto, alla veneziana nei meccanismi di trasmissione e augustano (tedesco) per quanto riguarda il tipo di ruota idraulica utilizzato: una ruota idraulica aziona in sincronia la lama verticale e un carrello (carro) su cui i tronchi da tagliare vengono posizionati e trasformati in assi. Il periodo di maggiore utilizzo è stato fra le due guerre mondiali. Dal 1989 è proprietà del Comune di Folgaria, che la gestisce tramite l’Associazione Maso Tezzeli.

 
 
 
 
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