04.01.2019 - Una bella giornata di fine luglio, un perfetto campo da golf da diciotto buche (una rarità in Trentino), la meraviglia dell’Alpe Cimbra con i suoi grandi spazi che evocano i paesaggi del Nord Europa. Folgaria e tutta l’Alpe Cimbra hanno un qualcosa di unico, forse non descrivibile a parole, una sorta di genius loci che plasma un po’ tutto, a partire dall’ambiente
naturale.
Anche il Golf Club, con i suoi terreni mossi, i grandi panorami, la perfezione del manto erboso sembra parlare il linguaggio della naturalità; nulla appare artificiale, anche
se è la mano dell’uomo a intervenire con maestria e professionalità.
In questo ambiente due grandi atleti dello sci di un passato indimenticabile si sono incontrati per parlare di se stessi, divertire e divertirsi tra loro, in una sfida-gioco piena di humor e autoironia.
E tutto questo di fronte alle telecamere della sede Rai di Trento, seguiti dall’alto da un drone, curiosa macchina volante capace di spiare con discrezione chi sta a terra
Ma chi erano questi due famosi campioni presentatisi a Maso Spilzi come due normalissimi giocatori? Presto detto: Paolo De Chiesa, indimenticabile slalomista della Valanga Azzurra (nonché commentatore tecnico del grande circuito dello sci per la Rai da 25 anni) e l’uomo dei salti, delle acrobazie e della tecnica nelle Discese Libere e nei Super G più affascinanti del circuito di Coppa del Mondo, il sempre sorridente e funambolico Kristian Ghedina.
Due campioni in tutti i sensi, ricchi di umanità, sincerità e lealtà, doti che avvicinano molti grandi nomi dello sport, in particolare degli sport individuali, dove è il singolo
atleta in gara, pronto a giocarsi tutto, senza scuse o paraventi di errori di squadra.
Lo sport ormai è parte del loro DNA e anche se De Chiesa e Ghedina non indossano più i pettorali rimane ancora oggi la loro ragione di essere e di esserci. L’entusiasmo che illumina i loro occhi è decisamente emozionante.
Due campioni nello sport e nella vita che hanno accolto subito l’invito di incontrarci sul green di Folgaria per essere i protagonisti di un programma televisivo. Paolo, con la sua lunga esperienza di golfista (è tra l’altro il presidente del Golf Club Sestriere e giocatore dotato di grande capacità tecnica e ottimo handicap), Kristian col suo contagioso entusiasmo e l’immutata voglia da atleta di misurarsi con un rivale anche se questi è tecnicamente più raffinato.
Due amici che però nella sfida mantengono un senso agonistico straordinario. Il desiderio di dare il meglio anche scherzando tra di loro e complimentandosi reciprocamente
quando un colpo dell’avversario è ben fatto.
Una giornata iniziata con una sorta “di salottino” alla Club House di Maso Spilzi, dove i due si sono raccontati di fronte alle telecamere, narrando con serenità, ma anche emozione, non soltanto trionfi e successi, ma anche i momenti difficili della vita. Ma si sa, il vero atleta è come l’Araba Fenice, nelle difficoltà sa risorgere e diventare ancora più forte di prima, mettendo in campo tutto quanto ha dal punto di vista atletico e di forza interiore, per ritornare a essere “davanti” nelle classifiche.
Lo sport che plasma il carattere e disciplina. Lo sport che non allontana dalla gente, ma sa creare solidi legami di amicizia e in qualche misura di condivisione e comunità.
Tutto questo personalmente l’abbiamo vissuto con De Chiesa e Ghedina in quell’indimenticabile 26 luglio scorso, su un palcoscenico verde con una doppia vocazione: quella golfistica nelle “belle” stagioni e quella sciistica d’inverno. E forse il green di Folgaria rispecchia la personalità dei nostri co-protagonisti, capaci di amare lo sci quando si è sulla neve e il golf-ma anche altri sport- quando si è su uno splendido terreno di gioco come è quello di Folgaria.
Ti potrebbe interessare: Golf a 18 buche