15.10.2016 - Un calo di zuccheri, una caduta ma anche un piccolo problema meccanico rischiano di compromettere il buonumore e condizionare negativamente la salita. Per fortuna basta l’aiuto di uno per migliorare il morale di tutti! Almeno una volta è capitato a tutti di trovarsi a pensare di non riuscire a raggiungere la meta, di fermarsi e girarsi lì, abbandonando il gruppo per la stanchezza. “Io mi fermo, ci vediamo giù. Oggi gambe non girano proprio!” ma ci siamo sentiti dire: “Tieni metà del mio panino e poi mettiamoci in sella che su ci aspetta un panorama magnifico! Poi in rifugio mi offri una birra, ok?” ed in men che non si dica siamo arrivati lassù, a dominare la vallata dall’alto grazie a quelle parole di conforto ricevute nel bel mezzo della crisi due chilometri più in basso.
Cosa c’è di meglio quindi di organizzare qualche giorno di viaggio in bici in compagnia?
E’ un bel modo per passare un po’ di tempo tutti insieme, perché sempre più spesso durante l’anno tra tutti gli impegni che si sovrappongono, è sempre meno il tempo per vedersi.
C’è chi prepara l’itinerario del giro perché è attrezzatissimo di cartine, mappe gps e tutta la tecnologia annessa, chi è molto esperto in meccanica della bici e supporterà gli altri in caso di necessità, chi si dedica alla scelta del bike hotel che fa per noi e si fa consigliare sui locali ed i ristoranti dove mangiare e chi si dedicherà a far foto per poi girarle a tutti a fine giro, chi semplicemente ha sempre il sorriso stampato in faccia e trasmette buonumore a tutti.
Scegliamo l’Alpe Cimbra, dove trascorreremo tre giorni all’insegna della natura, dello sport e dell’enogastronomia locale. Per comodità faremo base a Folgaria, dove rientreremo la sera dopo aver trascorso la giornata in giro per gli Altipiani.
Dopo aver fatto due passi nel bel paesino capoluogo della zona, è d’obbligo l’aperitivo ed un brindisi tutti insieme per l’inizio della mini-vacanza. L’atmosfera calda e rilassata del paese, ci trasmette aria di ferie. Il verde che circonda la cittadina ci fa subito venir voglia di pedalare!
Ma aspettiamo l’indomani e dopo un’abbondante colazione ci mettiamo in sella e, partiamo con la frizzante aria del mattino dirigendoci verso Passo Sommo. Superato il Passo, il giro del primo giorno prevede di prendere la larga e comodissima strada forestale che collega Folgaria a Passo Coe attraverso i rifugi Stella d’Italia e Camini, scollinare a Passo Coe e percorrere la strada asfaltata quasi fino al rifugio Valbona. Qui svoltiamo a sinistra e ci ributtiamo sulla sterrata che sale e porta in località Fiorentini attraverso un bellissimo e variegato paesaggio, prima roccioso, poi erboso ed infine in una magnifica forestale nel maestoso bosco che riporta in breve tempo su asfalto a Passo Sommo. Abbiamo pranzato al sacco con le provviste che avevamo acquistato a Folgaria prima di partire: degli squisiti dolci locali e panini farciti con prodotti locali. Arrivati al Passo, ci fermiamo nel caratteristico Chalet per mangiare qualcosa e finiamo per cenare! La loro cucina è sorprendente e la presentazione è degna di nota. Tra chiacchiere, piatti e bicchieri, finiamo per far tardi e scendiamo in albergo all’imbrunire: per fortuna abbiamo con noi le luci frontali e posteriori.
Il secondo giorno vogliamo visitare Lusérn-Luserna facendo anche una visita al Museo di documentazione Cimbra, aggirando il paese e raggiungendo in bici Lavarone nel pomeriggio per rilassarci al lago. La giornata è splendida e ci permette di fare tutto quello che avevamo programmato. Lusérn è un paese che ha conservato ed ha saputo valorizzare la sua minoranza linguistica cimbra, qui insediata nel dodicesimo secolo. Il Centro Documentazione (Dokumentationszentrum Lusérn) raccoglie e conserva documenti storici di varia natura che abbiano riguardato in passato il paese, ed organizza annualmente interessanti mostre a temi di carattere storico, naturalistico ed etnografico.
Prima di metterci in sella mangiamo in un locale tipico della zona e poi smaltiamo il pranzo in sella dirigendoci verso Lavarone, e come programmato, ci riposiamo in riva alle fresche e cristalline acque del suo lago.
Il terzo ed ultimo giorno all’insegna della bici lo passiamo attorno al bello e tranquillo paesino di Serrada. Lo raggiungiamo da Folgaria attraverso la comoda strada asfaltata che collega le due località. Qui prendiamo un caffè al Bar Centrale e ci spingiamo sulla strada forestale che porta al sovrastante Monte Martinella. Seguiamo le indicazioni e raggiungiamo il Forte Dosso delle Somme. In questa giornata percorreremo una bella parte della strada denominata “100 km dei Forti”. La triste e oramai lontana storia si fa vivida visitando i luoghi vissuti dai militari durante la Grande Guerra. Lasciamo il forte in silenzio e riprendiamo il nostro percorso che ci ricorda ancora di essere sul vecchio confine di guerra. Quasi tutto il percorso, infatti, è tracciato su vecchie strade militari ancora ben conservate. Seguiamo le indicazioni della 100 km dei Forti fino a Passo Coe e arrivati a Base Tuono, sempre sulla 100 km dei Forti, aggireremo il Monte Toraro, sostando per il pranzo al rifugio Rumor. Dal Passo del Toraro la strada è quasi tutta in discesa, e rientriamo a Serrada passando per la bella strada asfaltata libera dal traffico veicolare che da Fondo Grande ci riporta alla macchina.
Non ci resta che brindare in nome dell’amicizia e della bici a Serrada con un po’ di malinconia per la fine della vacanza, che se è trascorsa in compagnia degli amici più cari, è sempre troppo breve..